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Intervista Elvenking ( Damna) Folkest 2014 – Spilimbergo (PN) 2014
Scritto da Girli   
Martedì 05 Agosto 2014 05:40

 

 

Con circa quindici anni di attività alle spalle, gli Elvenking sono sicuramente una band da ammirare ed in questo arco di tempo le soddisfazioni non sono sicuramente mancate. Vanno supportati per il loro coraggio di misurarsi con nuove sonorità senza dimenticare le proprie origini, per le capacità musicali dei singoli componenti, per la carica on stage ma soprattutto per la caratteristica che secondo me è più importante, l’umiltà. Sì perché questi ragazzi, pur cominciando a vedere affiancato il loro accanto a quello dei grandi nomi ed essendo seguiti da una importante label tedesca qual è la AFM, non hanno mai perso la loro umiltà, la loro gentilezza e la loro simpatia. Oggi ci troviamo nella splendida cittadina di Spilimbergo (PN), in occasione della rassegna musicale  Folkest 2014; spetta infatti a loro chiudere questa edizione spilimberghese portando anche su questo palco il loro ultimo The Pagan Manifesto. In una splendida giornata di sole, quasi inaspettata visto l’andamento piovoso di questa estate 2014, Damna si concede ai nostri microfoni rispondendo in modo estremamente disponibile alle nostre domande.



The Murder Inn: Ciao Damna, innanzitutto ti ringraziamo per averci concesso un po’ del tuo tempo. Noi di solito iniziamo lasciando a chi subisce le nostre domande il compito di rompere il ghiaccio per cui parti dicendo pure quello che vuoi.

Damna: Ehm… Ok. Ciao a tutti sono Damna degli Elvenking e sono qui con The Murder Inn. Ho piacere di essere con voi qui a Spilimbergo oggi e vediamo quindi che domande mi fate (Risate… Nda).

The Murder Inn: Bene. Io inizierei parlando di The Pagan Manifesto, la vostra ultima fatica discografica. Avremmo voluto parlare di questo lavoro durante la vostra data di Giugno ma questa estate piovosa non ce l’ha concesso e quindi ci incontriamo ora che l’album è uscito da un po’. Ti va di raccontarci qualcosa?

Damna: Innanzitutto, come dici tu l’album è uscito da un po’ ma effettivamente per noi è ancora uscito da poco. Stiamo infatti facendo le prime date di quest’estate ma avendo un album in uscita a Maggio è difficile riuscire a programmare le date estive. Stiamo quindi facendo qualche data in Italia e qualche festival sempre in Italia per cui il disco è per noi ancora freschissimo in quanto ce lo giocheremo quest’autunno ma soprattutto nei festival estivi del prossimo anno. Parlando dell’album, è per noi un lavoro molto importante in quanto riprende quello che è il sound e lo spirito della band agli esordi; un discorso che avevamo già iniziato con Era e che, nonostante il cambio di line-up con l’entrata di nuovi elementi, abbiamo deciso di continuare. Con The Pagan Manifesto abbiamo quindi sfondato una porta che avevamo in parte aperto con Era e che qui ha raggiunto il suo apice. Io e Aydan siamo gli elementi più anziani all’interno della band ed un giorno ci siamo ritrovati ad ascoltare alcune cassette che avevamo registrato nel 1998-99 e ascoltando questo vecchio materiale ci siamo gasati moltissimo a percepire l’entusiasmo che avevamo. Sono passati circa quindici anni da quelle registrazioni e riascoltandole ci siamo fatti influenzare da noi stessi e dall’originalità che c’era in quelle canzoni; un’originalità che non voglio dire abbiamo perso ma che probabilmente quando sei ragazzino si manifesta in maniera più forte. Ritrovandola, abbiamo deciso di canalizzarla nella composizione dei nuovi pezzi. Già durante il tour di Era avevamo notato che qualcosa si stava facendo sentire in maniera insistente e tutta questa energia positiva l’abbiamo utilizzata per dar luce al nostro ultimo disco e quindi il risultato ci ha soddisfatti pienamente in quanto avevamo bisogno di questa spinta.


The Murder Inn: Parliamo quindi del titolo; da cosa avete preso ispirazione?

Damna: Il titolo possiamo dire che è una sorta di dichiarazione, un manifesto appunto, che racchiude tutte quelle che sono secondo noi le nostre migliori caratteristiche o meglio, le migliori caratteristiche del nostro sound e dei nostri lavori; tralasciando forse gli aspetti più sperimentali e melodici ma senza disdegnarli. In sostanza, guardandoci indietro abbiamo attinto dal passato e lo abbiamo trasferito in questo disco e quindi il titolo racchiude un po’ tutti questi concetti.

The Murder Inn: Certamente possiamo parlare di un ritorno alle origini ma sicuramente non di un’involuzione.

Damna: Hai detto bene. Non un’involuzione in quanto stiamo andando comunque avanti, stiamo amalgamando differenti sonorità contaminandole con elementi del passato per creare quello che è comunque il sound attuale della band; ciò ci aiuta anche a maturare come musicisti. Sono quindi d’accordo con te nel dire che non si tratta di un’involuzione in quanto ogni musicista punta sempre a dare il meglio nei propri lavori.

The Murder Inn: Una cosa che ho apprezzato, soprattutto guardandovi in sede live, è l’alchimia che si è creata con questa line-up. Devo dire che mi ha soddisfatto a pieno la vostra nuova sezione ritmica, ovvero Symhon e Jakob; senza nulla togliere agli elementi precedenti ma la loro entrata ha dato sicuramente un colpo di adrenalina in più e li vedo amalgamati pienamente. Per quanto riguarda Symohn il discorso è anche affettivo; essendo del mio paese posso dire di averlo visto fare i primi passi come musicista e vederlo on stage con voi mi fa veramente piacere.

Damna: Sicuramente la nuova sezione ritmica ha portato una marcia in più, come dici tu senza nulla togliere ai componenti precedenti. D’altronde loro erano gli amici con cui avevamo dato vita alla band e con cui abbiamo composto i nostri primi lavori. Ovviamente poi la vita può portare a percorrere strade diverse e quindi loro hanno deciso di lasciare la band e noi abbiamo rispettato la loro scelta in totale amicizia e tranquillità. Quando loro sono usciti e quindi non avevamo più i nostri amici che suonavano con noi, abbiamo deciso di puntare su dei musicisti che potessero seguirci al meglio in quanto dovendo entrare in studio e suonare su palchi abbastanza importanti, avevamo bisogno di qualcuno che ci desse il massimo supporto. Con Jakob e Symohn abbiamo quindi avuto modo di fare quello che volevamo, sia nella composizione dei pezzi sia in studio ma soprattutto on stage con la loro carica.

The Murder Inn: Parlando invece di etichette discografiche, il sodalizio con AFM possiamo dire che è forte e va avanti da molti anni. Come vi trovate con loro? Vi hanno mai fatto pressione?

Damna: Ti posso dire che con AFM noi ci troviamo benissimo. Non ci hanno mai messo pressioni e ci hanno dato modo di fare tutto quello che dovevamo secondo le nostre tempistiche. Siamo quindi molto contenti di come vanno le cose con loro, anche se in realtà questo sarà l’ultimo disco che uscirà per AFM in quanto il contratto con loro si chiude con questo album e poi si vedrà. Comunque tutto dipenderà da come andranno le cose durante l’anno, da come saranno le risposte al nostro ultimo lavoro ma credo che non ci saranno grandi sconvolgimenti e quindi si discuterà. Ribadisco comunque che ci hanno sempre supportato pienamente anche nelle collaborazioni con altri artisti che hanno partecipato nei nostri lavori.

The Murder Inn: Cambiando discorso, cosa ci puoi raccontare di questo pezzo di quasi tredici minuti?

Damna: Una botta pesantissima, non credi? (Risate… NdA)

The Murder Inn: Assolutamente! Anzi è molto vario, scorre veloce e non è per nulla monotono. Secondo me è veramente ben costruito. Se non ricordo male era una cosa a cui puntavate da molto tempo.

Damna: Esatto. È una cosa a cui puntavamo praticamente da quando abbiamo iniziato, ancora da prima di registrare il nostro primo disco. Essendo tutti quanti fan di Iron Maiden ed Helloween, aspiravamo anche noi a realizzare la nostra ‘Keeper Of The Seventh keys’ o la nostra ‘Rime Of The Ancient Mariner’ma fortunatamente fin ora non l’avevamo mai realizzata. Secondo me ci voleva il momento giusto, la preparazione giusta, la line-up giusta per arrivare a fare un pezzo di questo tipo e probabilmente questa sembra essere stata la volta buona. Quando io e Aydan abbiamo cominciato a lavorare alle canzoni del nuovo album ci siamo guardati e abbiamo detto, questa volta ci proviamo.

The Murder Inn: Quanto tempo vi ha preso la stesura di questo pezzo?

Damna:  Praticamente ha preso tutto il tempo della stesura degli altri pezzi e quindi della preparazione dell’intero album però quando l’abbiamo ascoltato una volta terminato, ci siamo guardati e abbiamo capito che questa era la volta buona. ’King Of The Elves’ è stato quindi la realizzazione di quel desiderio che avevamo all’inizio della nostra carriera. Pensa che di solito io non sono attratto dai pezzi troppo lunghi ma in questo caso bisogna dire che il risultato è una canzone molto fluida ed imponente che non annoia per nulla. Probabilmente bisogna comunque concentrarsi un po’ per seguirla ma da quanto hai detto poco fa forse l’obiettivo lo abbiamo centrato.

The Murder Inn: Confermo, avete raggiunto l’obiettivo. Parliamo ora di un altro pezzo, questa volta più diretto ed in your face. Cosa ci racconti di ‘Elvenlegions’, possiamo dire che ci troviamo davanti al classico pezzo da tiro.

Damna: Sicuramente sì. ‘Elvenlegions’ è un pezzo che è dedicato ai nostri fan ed è venuto fuori guardando le loro reazioni e la loro attitudine durante il nostro tour precedente. Volevamo quindi scrivere un pezzo esclusivamente per i nostri fan, per ringraziarli del costante supporto che ci stanno dando sia in tour che nella vita di tutti i giorni. Pensa, abbiamo visto che c’è un gruppo che ha aperto da poco su Facebook, circa un centinaio di nostri fan, che stanno facendo di tutto per noi;  disegni, foto, veramente di tutto. Questa cosa ci ha quindi spinto a ringraziarli molto componendo una canzone appositamente per loro, un inno a loro.

The Murder Inn: Anche per il video avete fatto un lavoro eccellente, dove lo avete girato?

Damna: Lo abbiamo girato al castello di Toppo, qui in Friuli, e lì il  regista (Simone Vrech… NdA) si è sbizzarrito. Lo abbiamo contattato spiegandogli l’idea e lui si è talmente sentito coinvolto che ci ha spinto a fare veramente le cose per bene. Si è mosso per contattare le comparse, per trovare gli animali e il risultato non poteva che soddisfarci pienamente. Sicuramente dobbiamo molto a Simone per questo video ed il risultato è pazzesco.

The Murder Inn: Domandona, come vedi gli Elvenking 2014? Più precisamente, ritenete di avere ancora molto da dire? Avete trovato la vostra strada definitiva? Sperimenterete ancora?

Damna: Questa è una bella domanda. Con un disco come questo abbiamo raggiunto un punto di quasi arrivo; mi spiego meglio: è difficile dire oggi cosa faremo dopo un disco come questo perché ci abbiamo piazzato dentro veramente di tutto. Come abbiamo detto in precedenza, c’è il nostro sound riassunto, c’è il nostro spirito degli esordi e quindi abbiamo messo dentro tutto quello che è Elvenking. Dire in questo momento cosa faremo nei nostri lavori è veramente dura. Sicuramente per ora ci impegneremo moltissimo suonando dal vivo il più possibile dopo di che vedremo come muoverci e faremo il punto della situazione. Ci piacerebbe moltissimo realizzare una sorta di best of degli Elvenking, registrando nuovamente i pezzi vecchi, magari riprendendo i pezzi del secondo album dove io non c’ero ma al momento sono solamente delle idee. Sicuramente ne parleremo dopo l’autunno e l’inverno.


The Murder Inn: Perfetto. Parlando del passato invece, che cosa ricordi di quando avete iniziato? Avete trovato supporto dalle persone a voi vicine?

Damna: Personalmente posso dire che io ho avuto la fortuna di essere stato supportato molto. Pensa che all’inizio facevamo le prove nel garage di casa mia e quindi i miei genitori non si sono mai opposti. Difficile nei primi tempi è stato trovare una collocazione come band qua in Italia, le persone che si interessassero alla nostra proposta, i locali dove suonare e via dicendo. Abbiamo avuto meno difficoltà all’Estero che in Italia; probabilmente per il fatto che eravamo supportati da una casa discografica tedesca ma il supporto italiano è arrivato successivamente. Comunque sicuramente ricordiamo quei momenti con il sorriso e se siamo qui a parlarne vuol dire che qualcosa lo abbiamo fatto.

The Murder Inn: Sicuramente i risultati li potete toccare con mano. Ultima domanda, che obiettivo vi ponete come band?

Damna: Sicuramente fare più festival possibili e suonare il più possibile dal vivo. Incontrare i fan e impegnarci al meglio per portare i nostri show ovunque. Questo è sicuramente molto importante al momento.

The Murder Inn: Bene! Di pure quello che vuoi per concludere e poi sei libero.

Damna: E che devo dire ancora, vi ho detto di tutto, mi avete spremuto come un limone (Risate … NdA). Che dire … se non avete ancora ascoltato The Pagan Manifesto, ascoltatelo, scaricatelo, compratelo, andate su Spotify ecc… Basta non so cosa altro dire.

The Murder Inn: Bene! Grazie per il tuo tempo e in bocca al lupo

Damna: Grazie a voi e ci si vede in giro.

Un enorme in bocca al lupo agli Elvenking e non lasciate passare inosservate le parole di Damna. Se non lo avete ancora fatto, date un ascolto al loro ultimo lavoro ma soprattutto non dimenticate di supportare le band nostrane. Solo in questo modo possiamo fare in modo che una band come gli Elvenking continui a dare il meglio.

Ultimo aggiornamento Martedì 05 Agosto 2014 07:36