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Intervista Brutal Truth
Scritto da Stefano   
Giovedì 30 Settembre 2010 21:29

Intervista Brutal Truth

BrutalTruth

 

Aprile 2009
Il grido evoluzione attraverso la rivoluzione ancora si propaga nell’aria e noi di TMI, come avvoltoi su una carogna, ci avventiamo a spolpare il malcapitato di turno e pretendere qualcosa che, adesso, è introvabile come
una moneta quando si è davanti la macchinetta del caffè o il parcheggio in centro: verità, anche brutale. E proprio in tema ci confrontiamo con uno dei gruppi cardine della scena grind: i Brutal Truth… quando il caso viene incontro alla nostra sete di sberle nei denti a suon di mazzate sonore e verbali.
Ma terminiamo questo momento di pura auto-celebrazione stilistica e sediamoci in mezzo ai fumi di cannabis e rivoluzione imperante.

 

Stefano : Visto che parte dei nostri lettori provengono da Marte e qualcuno è appena uscito dalle caverne, volete fare una breve presentazione del gruppo?

Brutal Truth :Siamo I Brutal Truth, un band Americana di grindcore che viene da diversi posti della East Coast (Atlanta, Philly, Rochester, NY) e siamo ritornati dal limbo per uccidervi con la musica.

Stefano : Siete appena usciti con il nuovo disco e già c'è fame di verità brutale ("brutal truth") dopo circa 12 anni di silenzio e astinenza, come pensate di estinguere questa inquietudine?

Brutal Truth : La nostra musica è come mangiare vetri rotti con salsa piccante, perciò bon appétit! Ok seriamente, il nuovo  BT è probabilmente la nostra opera più intensa con una produzione altrettanto buona, perciò sono abbastanza sicuro che il 99,9% dei fans dei BT apprezzeranno veramente questo disco.

Stefano : Evoluzione attraverso la Rivoluzione. Mai titolo è stato più preciso ed azzeccato. Cos'è per voi evoluzione? E, soprattutto, su cosa si fonda la rivoluzione?

Brutal Truth :L’evoluzione è sia dentro il gruppo e nel nostro paese nel complesso adesso abbiamo un presidente con il cervello. Per noi, specialmente con il nuovo chitarrista Erik, abbiamo evoluto il nostro suono verso uno stile tagliente come un rasoio. Per il paese, ci sarà un indubbio progresso che “evolverà” il paese. La parte “rivoluzione”  è solo un vaffanculo a tutti gli stronzi in USA che odiano Obama e si lamentano che i cambiamenti necessari per riparare il paese comprende una revoluzione.

Stefano : L'invettiva sociale, il messaggio "politico" ma non in linguaggio politico è l'arma con cui si esprimono diversi gruppi grind (si vedano Misery Index, Napalm Death, Dying Fetus...). Nel vostro "piccolo" cosa cercate di cambiare?

Brutal Truth :Cambiare il livello di tasse così i ricchi non hanno il tasso migliore, aumentare sanità pubblica, indirizzare il cambio del climam, lasciare l’Iraq, ci sono molti cambiamenti che speriamo.

Stefano : Torniamo in tema album, Evolution through Revolution. Come è cambiato, se è cambiato, l'approccio musicale al disco in termini di pura composizione? Su cosa avete focalizzato l'attenzione?

Brutal Truth :Questo album è stato scritto differentemente a causa della logistica. Erik e io viviamo entrambi a Rochester, perciò ci incontravamo, fumavamo erba e scrivevamo musica. Poi Rich arrivava da Philly e provavamo le parti al massimo e raffinavamo gli arrangiamenti. Stilisticamente, le differenze fra questo e i nostri dischi più vecchi hanno molto a che fare con i grandissimi riff portati da Erik, che ha portato il gruppo ad un nuovo livello di intesità grind.

Stefano : Avete uno spazio per parlare di Evolution Through Revolution. Su cosa volete mettere l'accento? Che tracce sono le più caratteristiche dell'album?

Brutal Truth :Questa è una domanda difficile perchè mi piacciono tutti, ma direi le due canzoni sul nostro myspace adesso, “Sugardaddy” e la title-track.

Stefano : A proposito di sonorità, il vostro impasto di grind, crust, punk e tutto quanto di corrosivo ci sia, è iper-conosciuto e "marchio di fabbrica". Evolution through Revolution su cosa ha voluto premere l'acceleratore e, soprattutto, la scelta di una determinata sonorità coincide con il particolare momento storico/sociale?

Brutal Truth :Oh, no, non abbiamo mai prestato molta attenzione a nessun trend musicale o stile dentro la scena grind, il nostro processo di scrittura è molto naturale senza coinvolgere molti pensieri. Alcune canzoni beneficiano esclusivamente di un “d-beat”, molte delle vecchie no.

Stefano : A noi di TMI le risposte classiche sono indigeste e pesanti, per questo motivo non vogliamo sentire la solita risposta predefinita "è il nostro album migliore di sempre", "non potevamo fare meglio...". Vorrei sapere le difficoltà incontrate nella stesura dell'album e delle liriche. Brutal Truth : Non posso parlare dei testi, è materia di Kevin… ma non ci sono stati problemi nel processo di creazione della musica, è stato tutto molto semplice e produttivo, abbiamo preso il nostro tempo e ci siamo assicurati che avevamo un intero album di grindcore ad alta qualità prima di prenotare del tempo negli studi di registrazione. Non mi lamento di niente, se questo è quello che chiedevi.

Stefano :

Usando tutte le vostre facoltà da cartomanti e sapendo che l'effetto sopresa non è replicabile come la verginità (e l'evoluzione è inevitabile con l'esperienza), come pensate verrà accolto questa vostra nuova prova in studio? Sarà capito di più dai "nuovi" fan o dai vecchi?

Brutal Truth : Beh, pensiamo che il nuovo materiale ha elementi di tutti gli album vecchi, ha la natura caotica di “Sounds…” ma c’è anche il suono “malvagio” dei riff e degli arrangiamenti che è vicino allo stile di “Extreme Conditions…”, perciò sarò fiero e dico che tutti I nostri fans apprezzeranno questo disco poichè ha la combinazione di tutti I nostri stili precedenti.

Stefano :I nuovi arrivati della scena grind/brutal spesso mancano di una effettiva "profondità", coincidendo la loro proposta con una mera esibizione di muscoli e velocità. Su cosa si fonda la vostra durata nel tempo? Su quel faro, spesso irraggiungibile, chiamato coerenza? Cosa pensi dei nuovi gruppi, c'è qualcuno che ha attirato la vostra attenzione?

Brutal Truth :É bello per certi gruppi di suonare esclusivamente a velocità massima,  funziona perfettamente per Rotten Sound per esempio, ma noi abbiamo sempre preferito mischiarla un pochino con riff veramente iper-pesanti e mid-tempo per rendere le nostre canzoni più varie. Questo rende anche le parti veloci ancora più intense secondo me.
Per quanto riguarda la durata, ci piace suonare questa musica perciò è semplice per noi, non posso spiegarti meglio questo concetto.

Stefano : Conoscete qualcosa della scena italiana? Gente del calibro di Cripple Bastard e similia?

Brutal Truth : Si, certo, a parte I nostril paisanos Cripple Bastards conosco Tsubo, Raw Power, Necrodeath, Mortuary Drape, Monumentum per esempio.    

Stefano : A parte i soliti consigli di perserverare e seguire quello che piace (che sono consigli validi per tutte le stagioni e un pò abusati), cosa consigliereste ad un gruppo esordiente? Qualcosa di pratico e realizzabile...

Brutal Truth : Cercate di scrivere musica originale, troppi gruppi che incominciano cercano di suonare come una combinazione delle loro band preferite.    

Stefano : Grazie per il tempo concesso, l’intervista è finita. Adesso avete spazio per esaltare la rivoluzione

Brutal Truth : Legalizzate la cannabis o ci saranno problemi!!!