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Intervista Extrema
Scritto da Girli&Webmurder   
Sabato 05 Settembre 2009 22:00

Intervista Extrema

Extrema

 

05 Settembre 2009
E anche questa volta The Murder Inn è  in ritardo nel presentare a voi fedelissimi questa intervista ma purtroppo la vita lavorativa ci lascia sempre poco spazio. Come più volte ribadito, noi di The Murder scriviamo e vi diamo queste pagine principalmente nei nostri momenti di tempo libero e ce ne rendiamo conto che può sembrare non professionale. Ce ne scusiamo e chiediamo comunque il vostro supporto. Questa intervista con i grandi Extrema si è svolta durante la terza edizione del Death Crusade Festival di S.Quirino, edizione riuscita perfettamente grazie alla costanza di Nicholas degli Slowmotion Apocalypse a cui dedichiamo tutto il nostro supporto in questo particolare e duro momento della sua vita. Se stai leggendo vecchio, siamo con te! Spacca di brutto!
Anche questa edizione ha attirato molti Metalkids e dimostrato per la terza volta che questo genere di manifestazioni devono essere approvate.
Questa edizione ha portato come headliner a S.Quirino i mitici Extrema, appena reduci dall’uscita della loro ultima fatica discografica targata 2009 e dal titolo Pound For Pound.
Gustatevi quindi queste quattro chiacchiere in compagnia di Paolo e Tommy e del loro entusiasmo per questa ultima fatica discografica.

T.M.I. : Bene ragazzi! Grazie per il tempo che ci concedete prima dello show. Rompiamo il ghiaccio parlando del vostro ultimo Pound For Pound. Un disco potente e che fa vedere ancora una volta la vostra voglia di spaccare.

Tommy : Grazie dei complimenti! Beh l’idea ci è venuta fuori spontaneamente. Dopo essere tornati dal tour con i Death Angel eravamo così carichi e così pompati che ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: “Ragazzi, qua dobbiamo fare un disco. Siamo belli carichi e quindi vediamo di tirare fuori qualcosa che spacchi.” L’idea quindi è nata così; non avevamo particolari idee in testa. Doveva semplicemente suonare molto forte di volume ed essere bello immediato, questi erano i due punti da raggiungere. Siamo entrati in sala prove, abbiamo suonato più forte che potevamo e quindi ecco Pound For Pound.

T.M.I. : Beh, devo dire che avete centrato l’obiettivo perché secondo me spacca di brutto! L’ho preso due giorni fa e non ho smesso di staccarlo dallo stereo. Per dirti la verità Set The Worl On Fire non me l’ero goduto così tanto. Questo invece è energico, scorre veloce e si lascia ascoltare.

Tommy : Altra cosa importante da dire su questo album è che gli Extrema sono tornati ad essere una band. Questo disco ci ha unito molto come band. La pecca dell’album precedente era data dal fatto che Paolo era entrato da tre mesi. Quando avevo proposto di entrare in studio sia Paolo che Mattia non erano molto convinti.

Paolo : In effetti ero un po’ intimorito dall’idea di entrare in studio così velocemente. Devi impararti la scaletta, entrare in sala prove e creare l’atmosfera e i pezzi. Ok, possiamo dire che quasi tutto era pronto ma dovevo proporlo con il mio modo di suonare e quindi poteva essere difficile adattare i pezzi al mio stile. Sono entrato nel gruppo a Febbraio e a  Luglio eravamo già in studio, quindi anche a mio avviso queste cose hanno segnato molto quell’album.

Tommy : Qui invece eravamo Extrema al centouno per cento come gruppo!

(Io e Paolo Crimi concordiamo e filosofeggiamo in friulano sull’argomento sorseggiando una buona birra e il buon Tommy Massara ci chiede che cazzo stiamo farfugliando in questa lingua incomprensibile).

T.M.I. : Guarda. Qui mi sono segnato le mie canzoni preferite perché ancora non le ho memorizzate. La prima che mi ha colpito è ‘Selfishness’ in quanto mi ricorda la canzone ‘Killing Season’ dei Testament di The Formation Of Damnation, suoni moderni ma pura potenza.

Paolo : Sì ho capito a quale canzone ti riferisci ma non abbiamo preso spunto da quella canzone; è una casualità.

Tommy : Sai com’è nata quella canzone? Eravamo in tour con i Death Angel ed io giravo per Adelsheim, dove loro hanno registrato il loro DVD dal vivo, con l’amplificatore portatile e la chitarra e ad un certo punto : “Ragazzi! Ho visto la Madonna! Abbiamo un pezzo!” E questi stronzi: “Ma fa cagare!” Alla fine è diventata la terza canzone dell’album

Paolo : La chiamavi Van Helsing all’inizio vero?

Tommy : (risate…NdA) Esatto! All’inizio era Van Helsing. Io ho il vizio di chiamare i pezzi con nomi cazzuti quando li compongo. Per dirti ‘Anymore’ la chiamavo Saganaki.

T.M.I. : Sì ho presente. Anche un mio amico usa quel metodo lì quando deve tirarsi giù dei pezzi. Aiuta a memorizzarle.

Tommy : Guarda, l’abbiamo fatta ascoltare anche ai fans più assidui del gruppo; doveva all’inizio essere una delle ultime canzoni dell’album ed alla fine è diventata la terza. Questa sarà anche il singolo del nostro album ed in più ci gireremo un video.

T.M.I. : Avete già pensato al soggetto del video?

Tommy : Ni.  Dipenderà da come sarà il budget. Io un po’ di idee ce le ho ma dovremo valutare assieme a questo ipotetico regista che lavorerà al video. Diciamo che è ancora tutto da discutere.

T.M.I. : Un’altra canzone che ha attirato la mia attenzione è ‘You Make Me Sick’. A me piacciono molto i Primus e quella canzone mi ricorda molto loro.

Tommy : Quella è l’impronta data da Mattia. In questo album infatti puoi sentire le due linee compositive principali. Mattia gioca sulle rifiniture del basso, con gli slap e via dicendo. Le mie invece sono quelle più metallose. Ritornando quindi alla prima domanda posso dire che Pound For Pound racchiude un po’ tutte quelle che sono le caratteristiche degli Extrema; l’utilizzo del basso in slap, il groove, i pezzi più metal, le strutture intricate e via di seguito. È praticamente il riassunto di quelli che sono i nostri tratti principali.

Paolo : Concordo con quanto dice Tommy anche se devo dire che a fine registrazione non ne ero felicissimo e Tommy se lo ricorderà di sicuro.

T.M.I. : Davvero? Come mai? Sembra un album completo.

Paolo : Non mi convinceva la batteria. Era a mio avviso vuota rispetto a quello che mi aspettavo. Secondo me avevo messo troppe poche cose e potevo dare di più. Ascoltandolo meglio dopo che era stato fatto il mastering invece l’ho riscoperto e ne sono soddisfatto.

Tommy : La questione è che lui ti dice che è vuota ma se lo vedi in studio dietro il drumset, è incredibile! Nei pezzi ci mette dentro di tutto! Tutu-pa! Tutu-pa! Tururturuturu-pa! E via! È una macchina!

Paolo : Dal punto di vista batteristico la penso diversamente da loro. Ci metterei di tutto. Infatti Tommy l’aveva detto in un’intervista. Non me l’ha mai detto però ha rilasciato una dichiarazione in cui dice che bisogna mettermi un po’ il guinzaglio.

Tommy : D’altronde se gli dai carta bianca Paolo è pericoloso. Il pezzo diventa un assolo di batteria! (Risate…NdA). A me piace vedere la gente che va a ritmo e che fa headbanging ma con lui c’è il rischio che tu veda le teste che vanno di qua e di là in un delirio collettivo! Per dirti la verità adoro quello che fa con la batteria ma dentro la canzone rischia di incasinarla troppo.

Paolo : E’ vero Tommy. Infatti hai ragione, solo che l’ho capito dopo cosa intendevate quando mi dicevate: taglia quello, metticene un po’ di meno, lì è troppo lungo etc. Infatti sono strafelice del risultato e sicuramente nel prossimo album saprò come dosarmi.

T.M.I. : Parliamo ora di ‘Deuce’ la cover dei Kiss. Ha lo stile Kiss però si sente che sono gli Extrema a suonarla. Com’è venuta fuori l’idea?

Tommy : L’idea è stata mia. Dunque, i Kiss fanno cagare a tutti in questa band, tranne ad una persona. Il sottoscritto. Io ho cominciato a suonare la racchetta da tennis davanti allo specchio immaginando di essere Gene Simmons o Ace Frehley! Avevo dodici o tredici anni e da lì ho cominciato a suonare la chitarra. Ricordo che ero ancora minorenne ed i Kiss erano in tour con Dinasty a Milano, credo fosse il 1980-81, e i miei genitori non mi ci hanno mandato.

Paolo : Avevi dodici anni!

Tommy : Sì ma io ci volevo andare e non potevo. Mi è sempre rimasta qui quella cosa. Infatti ho sempre avuto questa pippa per i Kiss e sono tutt’ora un grande fan dei Kiss. Tornando alla cover, mi era preso il pallino di includerla in un nostro album e l’ho quindi proposta. Premetto che per questo album avevamo due cover però una la si può solo scaricare per il momento, ovvero ‘Black Metal dei Venom; cover proposta da Mattia e che ci è sembrato carino fare. Devi sapere che tutte le cover che facciamo non le usiamo per accattivarci il pubblico ma sono degli omaggi alle band che ci hanno ispirato. Quindi cover di Police, Dead Kennedys, Motörhead, Venom e gli stessi Kiss, le proponiamo perché sono inni che hanno accompagnato la nostra vita musicale. Quindi quando è stato il momento di ‘Deuce’, ho chiesto ai ragazzi se mi facevano contento e loro hanno accettato. Mi sono quindi chiesto: Come la possiamo rendere più Extrema? Ah sì! Non l’avevamo mai provata. Ho chiesto quindi a Mattia che è il nostro juke-box di buttarla giù. Sono arrivato in studio mentre Mattia e Paolo la stavano suonando. Non l’abbiamo mai provata insieme. Ho preso quindi la sette corde e gli abbiamo dato una sorta di strato in più. Mi pare sia venuta bene, no?

T.M.I. : Sì Sì! Anche a me piaciono molto i Kiss! Avevo quattro anni la prima volta che li ho visti quindi all’inizio mi ha catturato molto la loro immagine. Musicalmente li ho scoperti attorno agli undici, dodici anni e mi piaciono tutt’ora. Ma quindi stasera farete anche la coreografia?

Tommy e Paolo : ( Risate… NdA).

Tommy : Ma guarda che quando ogni tanto la proviamo, io e Mattia la facciamo! Siamo bellissimi! (Risate…NdA).

T.M.I. : Parliamo di te Paolo. Hai detto che all’inizio hai avuto un po’ di difficoltà ad inserirti

Paolo : Sì ma non intendevo a livello di gruppo. Anzi mi sono trovato bene da subito. Le difficoltà ci sono state nell’inserire il mio stile alle nuove canzoni di Set. C’erano delle tempistiche, c’erano dei pezzi nuovi, c’era un album da fare, etc.  Quattordici pezzi da includere in un album in tre mesi sono tanti; sicuramente posso dire che abbiamo fatto il massimo che potevamo fare. Per quest’ultimo invece mi sono trovato più sciolto, è più mio. Son cinque anni che sono con gli Extrema quindi sicuramente è un lavoro più completo.

T.M.I. : Tommy, parliamo ora delle differenze tra Paolo e Cristiano. Cosa ti piace nel loro stile e che differenze ci trovi?

Tommy : Dunque. Sia Chris che Paolo sono due grandi batteristi, direi superlativi. Anche nelle mie passate band ho avuto la fortuna di suonare con grandi batteristi. Cristiano è un batterista eccezionale ma una serie di cose hanno fatto in modo che l’avventura con noi finisse. Prima di tutto aveva perso il suo amore per il Metal da un bel po’ di tempo; quindi questo influiva sulle composizioni. Se prendi un album come Better Mad Than Dead suona molto diverso da come avrebbe dovuto essere in origine. Sarebbe dovuto suonare molto più hardcore ma Chris rallentava, era svogliato, insomma vedevi che aveva già in testa delle cose molto diverse. Ha cercato di trasmettere tutto questo alla band e ovviamente questa cosa ci ha snaturato molto. Inconsciamente si avvertiva che si stava creando una frattura tra di noi. Non sto parlando di amicizia; siamo tuttora molto amici però avvertivi che i giochi cassa/rullante/charleston e quindi il suo feeling erano impoveriti dal disinteresse verso il Metal. Lui è un batterista molto fine e quindi sentivi che c’era qualcosa che impoveriva il tutto. Lui ora suona con i Negrita, ha il suo mondo ed è soddisfatto. Per quanto riguarda Paolo invece, siamo davanti al batterista che gli Extrema hanno sempre desiderato. Per alcune cose ci ricorda molto il primo batterista che gli Extrema hanno avuto, ovvero Stefano Bullegas. Paolo è molto intricato nei passaggi, è fantasioso, infatti ne abbiamo parlato prima di questa cosa quindi è un batterista completo. Quindi quando è arrivato lui è come se fosse rientrato il batterista degli Extrema. Le differenze tra loro due quindi riguardano non la bravura ma bensì la costanza. Paolo è costante; se deve fare cento date te le fa tutte e cento dando il meglio di sé e mettendoci tutto sé stesso. Chris invece non aveva molta costanza. Dovevi fare cento date: quattro erano superlative, due erano così così, due potevano ancora andare ma ce ne erano altrettante che era meglio dimenticare. L’arrivo di Paolo è stato quindi un toccasana. Un’altra cosa da dire è che Paolo è sempre di buonumore. Di solito nelle band i batteristi sono sempre i peggiori, i più incazzati ecc. Paolo è l’unico batterista che ti fa venire il buonumore.

(Ci raggiunge Nicholas degli Slowmotion Apocalypse)

Nicholas : Perché è un Mangiagubana! (Risate … NdA)

T.M.I. : Perché è Friulano! (Risate … NdA)

T.M.I. : Quindi Paolo agli Extrema 2009 ha portato la simpatia.

Tommy : Paolo è uno che difficilmente si innervosisce. O meglio anche quando è nervoso non lo da a vedere.

Paolo : In effetti io da quel lato lì sono strano. Molti musicisti quando devono salire su un palco li vedi molto nervosi. Si mettono in disparte, si stiracchiano le dita, fanno ginnastica per sciogliere i muscoli e via dicendo. Io quando sono nervoso prima di salire su un palco sbadiglio. Comincio a sbadigliare e continuo fino a quando non sono sul palco. Ok, le prime volte che mi son trovato con loro nei Festival ho fatto anche sbocchella prima di salire ma generalmente sbadiglio. La tensione mi si scarica in questo modo.

T.M.I. : Tommy, differenze tra quando hai iniziato tu negli anni ’80 e oggi.

Tommy : Sinceramente oggi sembra tutto più fagocitato, tutto più pulito. Noi forse eravamo più da battaglia. Con questo non voglio dire che oggi non ci sia credibilità solo che oggi viviamo nel mondo del patinato. Tutto quello che sembra marcio oggi in realtà ha uno strato di patinatura; quello che negli anni ’80 era marcio era marcio e basta. Un esempio: Se oggi ascolto delle cose uscite in quegli anni, ogni tanto mi chiedo come cazzo facessi ad ascoltare quella roba. Però se tendi bene l’orecchio riesci a sentire che c’è un cuore dietro quelle cose. Oggi invece puoi ascoltare delle figate pazzesche ma se vai più in profondità percepisci che manca qualcosa. Chiaro, non parlo di tutte le band però molte cose sono come ti ho descritto. In sostanza sono contento di venire dagli anni ’80 e poter essere ancora qui ad utilizzare la realtà attuale per i miei scopi.

Paolo : Tornando al discorso di Tommy, dalle mie parti c’è una band che suona un Thrash Metal marcissimo; loro non fanno e non vogliono fare CD ma solo LP e cassette. Mi credete che io li rispetto moltissimo? Si chiamano Violent Assault e sinceramente apprezzo il loro modo di pensare.

Se ci pensi oggi vai su Myspace e puoi ascoltare pezzi, vai nel web e scarichi un album. Le uso anch’io queste cose ma purtroppo non c’è più la magia dello scambiarsi i demo, spedire le cassette musicali via posta, il cosiddetto tapetrading. Sinceramente mi mancano un po’ quelle realtà.

T.M.I. : In effetti. Prendi ad esempio i Necrodeath; grazie al tape trading negli anni ’80 li conoscevano dappertutto. Molte band norvegesi li citano tra le loro influenze. E’ veramente una figata questa cosa.

Paolo : Chiaro! Vuoi mettere la magia avere una cassetta demo? Oggi non la vivi più.

T.M.I. : Arriviamo alla conclusione. C’è qualcosa che avete fatto di cui vi siete pentiti?

Tommy : Io sinceramente sì. Aver portato quei tre uomini di colore in hotel con me l’altra sera! (Risate… Nda)

Paolo : Secondo me è l’inganno per arrivare alla fatidica domanda…

Tommy : Dici? Vuoi arrivare a quello? Ti rispondo tranquillamente.

T.M.I. : No no. Parlo in generale.

Tommy : Dunque. Ognuno può fare delle scelte ma dire che ci siamo pentiti di qualcosa non è ancora possibile. Di solito ci si pente delle cose quando si arriva alla fine di qualcosa. Ti guardi alle spalle e pensi che in effetti quella cosa la potevi fare diversamente. Noi sinceramente ci sentiamo come se fossimo ancora in mezzo al mare e stessimo nuotando per arrivare alla spiaggia. Quando saremo sulla spiaggia ed avremo finito di nuotare forse guardandoci alle spalle diremo qualcosa sui generis ma ora no.

T.M.I. : Bella risposta. Bene vi ringrazio e vi lascio liberi.

Tommy : Grazie a voi è stato un piacere.

Paolo : Speriamo che siate riusciti a sentire tutto perché con la batteria al check era casino parlare.

Tommy : Beh al massimo scrivete Tu Tum Ta Ta Pam e via dicendo (Risate … NdA)

T.M.I : Grazie ancora e buono show.

Ultimo aggiornamento Giovedì 30 Settembre 2010 22:11