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Intervista ToDieFor
Scritto da Webmurder   
Martedì 05 Ottobre 2010 16:40

Intervista ToDieFor

ToDieFor

 

Maggio 2002
Conosco i ToDieFor da alcuni anni, ed ho sempre avuto la voglia di intervistarli un, giorno! La band pordenonese attualmente è formata da Alain (voce), Tommy (batteria), Nicola (chitarra), Danielino (chitarra) e Stefano (basso)
Eccomi qua a chiacchiarare con loro sui loro sogni e sulle loro esperienze!
A dire la verità mi sono incontrato con Nicola Milanese, chitarrista, non che uno dei membri fondatori della band!!!
Parlandoci mi sono reso conto dell' energie che essi dedicano alla musica, e vedendoli suonare di quanta ne diano al pubblico!!


Webmurder: Beh, per cominciare potresti introdurvi, magari facendo anche una breve cronologia dei vostri lavori, anche commentandoli.

ToDieFor: OK, allora, il progetto TODIEFOR è attivo dal 97 dall'unione di Nicola Alain Tommaso e Ricky. da quell anno la line up è stata mutata parecchie volte. Si è aggiunta una seconda chitarra.Ora ci siamo consolidati in maniera migliore, non cambiamo componenti da 3 anni! Un record. Per quanto riguarda le uscite. beh, per cominciare abbiamo inciso un demo nel 97, dopo solo 4 mesi di attività, e successivamente nel 98 l'esordio con "still searching for answer".Un prodotto decisamente più maturo anche se registrato in maniera economica, conserva ancora un certo fascino e una certa carezza brutale, che mi stuzzica ancora a 4 anni dall'uscita. Nel 2000 esce lo slpit con i tedeschi ENGRAVE, un bel lavoro sotto ogni aspetto, d'altronde curato dalla DEFIANCE Recs., non poteva che essere ben cagato. Grazie a questo split siamo partiti per il nostro primo ed indimenticabile tour europeo per Svizzera Olanda Belgio e Germania. Quest'anno (2002) è uscito il nostro primo cd piena lunghezza. "virusinfectioncontrol",  un lavoro studiato nei particolari, estremizzato al limite delle nostre pissibilità. Musicalmente molto più maturo e diciamo "sperimentale". Diciamo che è come una montagna russa che alterna momenti di delirio schizofrenico a ondate di paranoia insistente.conservando naturalmente una grande vena Metal che è ovviamente radicata in ognuno di noi.

Webmurder: E' evidente che in questi anni la vostra musica a riscosso molti più consensi all'estero, che idea vi siete fatti al riguardo?        Come mai in Italia così tanti gruppi fanno fatica ad emergere?

ToDieFor: Credo che un gruppo estero susciti, comunque, molta piu curiosità di un gruppo locale, che hai la possibilità di vederlo più volte. Durante i nostri 3 tour europei abbiamo imparato davvero un sacco di cose, guardando anche alle persone che ci sapevano fare decisamente piu di noi. In Italia la scena musicale, intendo quella presa per quello che dev'essere.non le seratine da sagra, che spesso ti lasciano in bocca una gran frustrazione, penso sia presa sotto un occhio diverso e forse molto più ignorante che in paesi come la Svezia la Germania e il resto dell'Europa. Dire ad un italiano che sei in tour con il tuo gruppo è al limite dell'inconcepibile , come riferirgli una sequenza di parole a caso. In Svezia è del tutto normale!
Credo anche che in Italia ci sia la più grande controagevolazione nei confronti dei musicisti di tutta Europa...e poi si lamentano che le band italiane fanno cagare. Qui esiste solo il lavoro e il calcio, il musicista è un farfallone buono a nulla, che non ha voglia di combinare una sega. Credo anche che ci sia uno stile di vita diverso per ogni paese d'Europa e questo cambia e amplia parecchio il discorso.

Webmurder: Tornando a voi , mi piacerebbe sapere che tipo di strumentazione utilizzate. E quanto per voi contano materiali, piuttosto che le capacità nell'ottenere un bel suono?

ToDieFor: Mamma mia non ti basterebbe l'harddisk per parlarne a fondo.Beh riguardo alla     strumentazione utilizzata ci terrei a sottolineare che siamo abbastanza poveri e quindi   cerchiamo di tappare al meglio le falle di suono che ci afflliggono.
Cmq io uso un abbinamento classico testata cassa con alcune modifiche di perfezionamento.ora come ora sto usando una peavey 5150 II head che mi rende davvero soddisfatto, e una 4 x 12 marshall con coni maggiorati e fra le mani ho una Gibson les paul studio con Emg attivi.ultimamente mi sono ricreduto molto sui pick up attivi.per un muro di suono sono indispensabili, creano un attacco e un sustain davvero particolari, mostruosi! L'altra chitarra  identica alla mia, con pick up originali, cassa come la mia versione vintage, e come testata una ENGL screamer 100. Una testata molto meno metal della mia ma con una timbrica valvolare molto gustosa. Per il basso ci affiadiamo ad una buona e vecchia ampeg 18 x 1 e una swr goliath 10 x2, testata SWR sm-400 watt e una classico e caldo Jazz bass della Fender, i bassi a volte sono insopportabili per quanto decorano l'aria che ti sta attorno.
Il batterista picchia su una mapex mars series.i piatti sono in continua sostituzione, partono come fossero di cioccolata...     ahahahha!
Credo anche che il tocco di un musicista conti molto di più della sua strumentazione, puoi trovare chi ti fa ruggire un combo da 50 watt, ma anche chi non fa uscire niente da un testata cassa da 300 w!!! Il tocco.... nella musica è la parte più artistica perché ti viene in maniera naturale e spontanea, definisce il 99% di quello che fai.

Webmurder: Quando siete in studio, che tipo di problemi avete incontrato? Intendo sia di carattere tecnico che psicologico.

ToDieFor: Beh diciamo che oggi come oggi anche i più piccoli studi sono attrezzati per non farti incontrare nessun tipo di problema.con l'avvento del digitale si è arrivati a soluzioni molto più comode e veloci, facendo ovviamente risparmiare un sacco di tempo lavoro e quindi soldi a  chi ce li deve mettere, anche se purtroppo il digitale non  raggiunge livelli di suono come li può raggiungere l'analogico. Questo è stato un punto a nostro sfavore.avendo registrato in uno studio completamente digitale. Problemi di tipo psicologico , a parte rimanere rinchiusi otto ore al giorno per 15 gg senza un raggio di sole e con gente che scoreggia , penso non ce ne siano stati.forse un'po per la scelta dei suoni, sai spesso le idee di 5 cranei  non coincidono perfettamente, ma ora come ora non mi lamento siamo abbastanza sulla stessa linea.

Webmurder: Se fosse in vostro potere, che cosa cambiereste delle tecniche e sistemi sia di registrazione che di mixaggio?

ToDieFor: Beh parli con uno che si limita a suonare uno strumento, non sono un fonico.  Più che materiali e sistemi, cambierei i prezzi e a volte anche il personale (non nel nostro caso)! In uno studio hai bisogno di concentrazione massima e di essere a tuo agio come se fossi nella tua sala prove, se succede che ti trovi un coglione che ti sbuffa ad ogni tua richiesta non credo riusciresti ad ottenere un buon lavoro. Come per tutte le cose., per fortuna abbiamo sempre trovato persone disponibile ad ascoltare ed a sperimentare le nostre idee.

Webmurder: Nell' introduzione ho definito la vostra musica, il vostro sound come un virus che si sta propagando. Quanto vi riconoscete in questa metafora? Soprattutto, come avete fatto a contrarre il "virus"?

ToDieFor: Beh l'idea del virus è stata "cagata" dal nostro Cantante che ha una particolare passione per i film di serie b, quindi l'idea di insetti, invasioni, virus, controllo della mente umana deriva un'po da quello. Credo che ci sia anche una grandissima metafora che tende a descrivere la nostra società, il nostro sistema di vita.Speriamo di rimanere il più  lontano da questo virus, ma credo sia una cosa molto difficile. Ognuno cerca di fare ciò che gli è possibile.

Webmurder:Per concludere in maniera tradizionale, vi chiederei di raccontarci i vostri progetti, date interessanti, speranze/sogni di una band così fuori dagli schemi come voi siete!!

ToDieFor: Per il momento siamo tornati dal terzo tour europeo, ci stiamo riprendendo dalla fatica! Penso che presto ripartiremo in tour, ma nel frattempo abbiamo bisogno di comporre materiale nuovo, sia per un esigenza nostra che per un eventuale uscita futura. I sogni si fanno.tanti criticano il contratto discografico, lo etichettano come poco punk, ma d'altronde  anche "molto poco punk" e poco piacevole lo è passare la giornata in fabbrica! Quindi, se avessi la possibilità di vivere con la mia musica, la mia passione, lo farei senza pensarci due volte, e poi nella vita ci si deve buttare ogni tanto!

Webmurder: Grazie mille ragazzi per la disponibilità, buona fortuna per l'album e per il futuro!!!
Mi raccomando dateci dentro e a presto.


ToDieFor: Grazie a te per l'intervista e in bocca al lupo per il tuo sito!!