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W.A.S.P. - Pordenone IlDeposito 2015
Scritto da Girli   
Lunedì 21 Dicembre 2015 14:29

W.A.S.P. + Lucky Bastardz

Il Deposito, Pordenone, 05//11/2015


Sono passati molti anni da quando il nostro “Nerino Senza Legge”, meglio noto a me e a voi come Blackie Lawless, , irrompeva nella scena Glam/Hair Metal, prevalentemente popolata di bellocci sul palco e fanciulle allupate sotto lo stage, portando scalpore con i suoi show truculenti e grandguignoleschi,  con il suo look oltraggioso, con il suo sguardo magnetico ma soprattutto con una miscela di Glam/Rock’n’Roll da far esplodere i timpani ai perbenisti. Quello che vediamo sul palco qui al Deposito oggi è una persona di quasi sessant’anni, un po’ tondetta e che può sembrare la forzatura del personaggio che ha creato in passato. Una persona che nonostante l’incidere del tempo e i mutamenti del proprio corpo, di energia ne ha ancora da vendere e che in quegli occhi azzurri, forse un po’ troppo pesantemente truccati, mostra ancora la voglia di catalizzare l’attenzione del pubblico con il suo carisma e di regalare ai presenti i suoi potenti classici. I movimenti sul palco sono un po’ lenti in quanto la gamba destra (Blackie ha avuto un incidente mentre stava spostando delle cose nel suo ranch… NdA) non è ancora a pieno regime ma non siamo qui per soffermarci su questi dettagli, giudicare look e criticare. Siamo qui per ascoltare della buona musica e goderci uno show carico di adrenalina ma soprattutto una band che si chiama  W.A.S.P. (We Are Sexual Perverts) e che appartiene al cuore di tutti i presenti a questa fantastica serata.

Aprono le danze i Lucky Bastrdz, quartetto di Alessandria fautore di un originale Hard & Heavy, di cui purtroppo ci godiamo solamente l’ultimo pezzo, causa impegni lavorativi dell’ultimo momento che ci fanno giungere in ritardo al luogo dell’evento. La risposta del pubblico è molto buona e a detta dei presenti che hanno seguito la performance, il quartetto se l’è cavata egregiamente. Speriamo di avere altre occasioni per supportarli, Alwayz On The Run la loro ultima fatica discografica targata 2015 e auguriamo loro un sincero in bocca al lupo.

Rapido cambio di palco, anche chi si sta godendo le birre ed i panini nei chioschi esterni si sposta verso l’interno e tutti quanti attendiamo il fatidico momento. Le luci si spengono, si accendono gli schermi utilizzati per proiettare filmati di vecchi show della band e le copertine dei vari album, parte l’intro ottenuto mescolando insieme i classici del gruppo, entrano i componenti e Blackie irrompe sul palco accolto dal boato dei presenti. Si inizia subito omaggiando il passato con un medley che fonde ‘On Your Knees’ ed ‘Inside The Electric Circus’, songs tratte rispettivamente dal primo album Wasp e da Insidse The Electric Circus. La risposta del pubblico è positiva e dal fronte palco i cori accompagnano la performance di Blackie e soci. Si attacca successivamente con ‘The Real Me’, cover degli Who di cui Blackie e grande fan e si ritorna quindi al primo album con la stupenda ‘L.O.V.E. Machine’. Nonostante la maggior parte dei presenti sia qui per ascoltare i classici della band, Blackie ci riporta ai giorni nostri in quanto è recentemente uscito il suo ultimo Golgotha, album potente e da ascoltare assolutamente. Viene quindi regalata ai presenti la seconda traccia ‘Last Runaway’ e il pubblico già conosce il pezzo a memoria. Blackie dialoga poco con il pubblico ed in maggior parte annuncia le canzoni che va ad eseguire. Mentre sta annunciando una delle canzoni da proporre, il pubblico intona in coro il ritornello della canzone appena eseguita e sorridendo dice: ‘Questa l’ho appena fatta e quindi ora …’ e dà il titolo della successiva. Ad un certo punto gli schermi proiettano la copertina di The Crimson Idol, le note di ‘The Titanic Overture’ fanno da intro al pezzo successivo e sulle note di ‘Arena Of Pleasure’ il sottoscritto si scioglie quasi in lacrime. Non siamo al cospetto dei sanguinolenti live degli esordi ma l’atmosfera che si respira è carica di adrenalina e di energia. Bisogna ricordare che The Crimson Idol è un album molto introspettivo per Blackie ed è anche il primo concept album della band quindi non si può restare indifferenti a quello che sta succedendo sul palco. Ritorniamo nuovamente al 2015 e ci viene dedicata la toccante ‘Miss you’, che personalmente adoro in quanto può ricordare la stupenda ‘The Idol’. Ancora un salto nel passato per un altro stupendo medley composto da ‘Hellion’ e ‘I Don’t Need Doctor’ per poi proporre la toccante ‘Golgotha’ ed abbandonare quindi il palco. Sappiamo tutti che nonostante Blackie abbia già augurato buonanotte a tutti, in realtà non è questa la fine dello show perché non si può andare via così. Infatti la band torna sul palco e sulle note delle ultime ‘Wild Child’ e ‘I Wanna Be Somebody’ il Deposito accompagna l’esibizione di Blackie e Soci che a questo punto possono ritirarsi soddisfatti della serata. Possiamo quindi concludere che, nonostante l’età e la forma fisica non ancora al top, Blackie Lawless sa ancora intrattenere i presenti. Purtroppo uno show non troppo lungo e accompagnato da molte basi registrate a fare da intro alle varie song ma sicuramente una bella serata e per il sottoscritto, che non aveva mai avuto occasione di vedere gli W.A.S.P., una serata indimenticabile

 

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SIGE by Kubik-Rubik.de

 

SETLIST

- Intro (Tape)

1. On Your Knees / Inside The Electric Circus
2. The Real Me (
The Who Cover)
3. L.O.V.E. Machine
4. Last Runaway
5. Crazy
- The Titanic Overture
6. Arena Of Pleasure
7. Miss You
- Thunderhead
8. Hellion / I Don’t Need No Doctor
9. Golgotha

Encore
10. Wild Child

11. I Wanna Be Somebody

Ultimo aggiornamento Lunedì 21 Dicembre 2015 14:49