Testament Kreator Cathedral - Rimini 2009 |
Scritto da Underdestroy |
Martedì 21 Dicembre 2010 14:42 |
TESTAMENT+KREATOR+CATHEDRAL
Seratona all’insegna del true thrash quella di scena al Velvet di rimini che vede la presenza di due mostri sacri del genere come gli americani Testament e i tedeschi Kreator. L’unica incognita della serata sono gli inglesi Cathedral, band seminale per gli appassionati del doom/stoner ma sinceramente forse non molto in linea con quelle che saranno le bordate sonore della serata. A circa 1 ora dall’inizio dei concerti fuori dal Velvet si nota un cospicuo movimento di funs (molti tedeschi) quindi pare scongiurata la diserzione degli spettatori che avevano riempito il locale pochi giorni prima per Lamb Of God e Hatebreed.
Scaletta Cathedral:
Quando siamo più o meno alle ore 21 partono i fumogeni, si abbassano le luci e compaiono sul palco i Kreator accolti da un boato (soprattutto dai tanti connazionali probabilmente in vacanza in riviera) ed il vecchio ed inossidabile Petrozza scalda il pubblico dicendo che assisterà ad un’ora di fuoco e fiamme. In effetti lo show dei Kreator a livello di energia proposta, sia sul palco sia musicale, non ha nulla da invidiare a colleghi dal nome più altisonante anche se a dire il vero non essendo un fun di lunga data della band ho notato una somiglianza piuttosto palese con gli Slayer. Giusto il tempo di sentire Petrozza inveire contro quasi tutte le religioni del mondo ed ecco che per il Velvet riecheggiano le note delle storiche “Phobia”, “Pleasure to kill” e “Tormentor” che scatenano l’headbanging generale sul palco e non. Buona la prova della band, buona la risposta del numeroso e caldo pubblico, insomma abbiamo assistito ad un’ora di puro “true thrash”.
Scaletta Kreator:
Arriva il momento degli headliner Testament considerati come una delle massime espressioni del thrash Americano nonche uno dei padri fondatori del genere. Grande prova del mastodontico cantante Chuck Billy che nonostante l’età che avanza ha tenuto il palco più che dignitosamente cantando anche bene mostrando pure un certo divertimento durante gli assoli di Peterson e Skolnick quando stringeva l’asta del microfono facendo finta di suonare pure lui una finta terza chitarra. Lo show è coinvolgente anche se forse non trascinante come quello dei Kreator ela band alterna pezzi storici a quelli più recenti inanellando in serie brani come: More than meets the eye, The preacher, Over the wall e The new order. Il concerto sembra non finire più e la stanchezza comincia a subentrare all’entusiasmo ma ecco che arriva l’ultima canzone della serata e chiedo scusa ma non mi ricordo quale sia stata, su cui Billy chiama un grande wall of death di chiusura. Dopo ben oltre un ora e mezza di concerto per un totale di poco meno di quattro ore complessive di metal posso dire di aver assistito ad una gran bella serata che ha risvegliato in me la mia parte thrasher.
Scaletta Testament:
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