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Napalm Death + Cripple Bastards + Mothercare Vicenza 2003
Scritto da Uomonervoso   
Domenica 21 Dicembre 2003 18:52

Napalm Death

+

Cripple Bastards

+

Mothercare



6-12-2003 - La Gabbia, Bassano (VI)

 

 

 

Una serata nebbiosa, con un umidità talmente alta da farti pensare di raggiungere il luogo dello show con il canotto a remi, un freddo tagliente proprio come quello delle montagne norvegesi. Misantropo e spietato. Dopo 1 ora e mezza di statale arriviamo, al locale grazie alla mia memoria che avvicinandosi alle 26 primavere ancora non da segni di cedimento.
Il locale è gremito di capelloni, punk d'ogni sorta e colore, magliette blasfeme ed illeggibili fanno la da padrone. Nella fila all'entrata del locale si toccano i 2 gradi e e dopo una mezzora d'attesa cammimando da perfetti equilibristi su bottiglie di vino e/o birra riusciamo ad entrare nel locale dove la temperatura è inversamente proporzionale a quella esterna. Mi lancio subito nel sondaggio delle teste che occupano La Gabbia Music Club e dopo aver sorseggiato una buona bibita al malto fermentato scorgo il caro Barney Greenway che gira curioso per il locale, e non perdo l'occasione per incontrarlo al banchetto e scroccargli una foto ricordo che potete vedere cliccando qui {appena farò avere le foto a Webmurder}(poi non dite che sono cattivo...l'ho fatta pensando a voi).
Dopo una mezzoretta di saluti vari iniziano i Cripple Bastards. Sono una band veramente matura, ma con la M maiscola. 15 anni di militanza nella scena hc-punk-grind hanno portato i 4 Astigiani capitanati da mr. Giulio the bastard ad un livello di estremità superiore alla media italiana, e poi capirete perchè.
Svolazzano creste e anfibi usurati, ineccepibile il loro grind colmo di odio e di ripudio per il genere umano. Pezzi come "Italia di Merda" e "necrospore" inalzano il tasso di violenza in un pit che stenta a partire, sebbene possa vantare un degno numero di stagedyvers. Al momento di "lavora, consuma e crepa...prospettive limitate" il coro della gente tocca picchi di decibel difficilmente sopportabili e parte un altra serie di fibbiate in bocca al sistema. Sul palco i 4 sanno dare il meglio di sè, con un carismatico Giulio the bastard ed un battersita pressochè impeccabile sia come tecnica che come botta e tiro, lo show arriva alla fine fin troppo presto. 10 e lode per i nostrani Cripple Bastards, dimostrazione di maturità ed impatto superata a pieni voti.
Circa 10 minuti di cambio palco e la curiosità mi stimola a buttare lo sguardo verso lo show dei Mothercare che inizia senza destare stupore nel pubblico. Decisamente in ritardo lo stile degli italiani che faticano a superare la barriera dei 40 di metronomo, buona energia sul palco, ma eseguendo due accordi semplificati a canzone, avrei potuto anche diventare campione di salto in alto. Segni particolari...un bidone tipo quelli dell'olio da 200 litri (nuovo di stecca, bello cromato...neanche la bella idea di usarne uno vecchio ed usufruire del fascino del bronx) con un immensa scritta HATE. Un percussionista che non si sentiva, un suono di chitarra davvero troppo zanzaroso e una voce che potrebbe dare di più, proprio come Tozzi, Ruggeri e Morandi. Ecco perchè prima parlavo di media Italiana, possibile che si abbia ancora il coraggio di copiare Chaos AD nel 2003 (tra poco 2004, il che aggrava di un anno, che non è poco)? Purtroppo nella nostra penisola, troppo spesso le band arrivano troppo tardi rispetto algi altri, e non mi riferisco solo al metal. Nota di merito per i Mothercare per l'energia sul palco, e per i loro bellissimi capelli. Si spera in una maturazione futura.
L'aria comincia a friggere. Quando i Mothercare lasciano il palco ai Napalm Death la gente comincia ad ammassarsi davanti allo stage. Cerco un buco sul palco per potermi godere lo show ed eseguire qualche scatto fotografico (sempre per voi eh!!) ma dopo esserci salito mi rendo conto che lo spazio è davvero angusto e rischierei di trovare la macchinetta digitale del Webmurder in mezzo alla bolgia ridotta in un ammasso di vitine microscopiche e poi l'operazione di spostamento verso luoghi più calmi a concerto iniziato risulterebbe un'pò troppo ostica. Quindi opto per lo scalino in parte all'impianto, considerando che non sono dotato di tappi per le orecchie e che il volume è insopportabile al check sound mi rendo conto che è anche l'unico posto in cui possa scattare qualche flash perchè la piccola sala del club è totalmente un ammasso di carne sudata.
Mentre entrano i 4 "inglesini" si notano due cose , la mancanza di Jesse Pintando ovvero chitarrista (pare se ne sia andato dalla band per non si sa quale motivo), e i 10 chiletti in più trasportati sul palco da Mr Barney front man della band che trovo in non perfetta forma vocale, ma fisicamente sempre molto coinvolgente. Partono........ e giuro di aver visto delle malte staccarsi dal soffitto, nonchè persone prendersi a evitabili mosse di wrestling.
Come sempre non deludono nessuno perchè l'impatto al momento è strabiliante, non c'è una sbavatura se non quella del cantante che a volte cade in farsetto per l'eccessivo sforzo, il che dopo 4-5 canzoni risulta pure un quasi-voluto che si sposa perfettamente con il loro estremismo musicale. Danno riparato, i 4 eseguono un impeccabile cascata di note provenienti dall'ultimo "Order of the leech" e non si sente minimamente la mancanza di una chitarra. Poi per la gioia dei nonni arrivano fiondate da "Harmony corruption" "scum" From enslavement..." e il pit si fa sempre più assurdo. Autentico folklore nel concerto dei napalm è piazza calvizia del vecchio Shane Embury che pur essendo grande come una montagna e con la faccia da addormentato perenne risulta essere una delle persone più squisite e cordiali dell'intera scena metal. Da segnalare l'assenza di security, solo qualche aiutante dello staff che aiutava i bagnanti a non rimanere offesi. Giuro di aver visto Barney un paio di volte lasciare il posto sul palco agli stagedyvers facendo segno di cortesia e di "prego passi pure", un devasto totale con un sottofondo di cuori teneri, quindi per i Napalm Death che dopo l'ora e mezza di esecuzione a 1000 all'ora se ne vanno inutilmente tra le urla del bis. passa un minmuto cira e i nostri amici ci deliziano con l'usuale bis che comprenderà: una cover dei Criptic Slaughter, l'ormai rimpianta NaziPunkFuckOff (con tanto di dito e urla "fuck off" a tutti i fascisti del pianeta) e una Siedge Of Power che ti fa staccare la peluria dal volto per l'eccessiva potenza. Altro buon voto ai Napalm Death per aver tirato una cariola di merda al governo Inglese, Americano ed Italiano con "Tony Blair, George Bush and Berlusconi...don't trust this person. Stupid fascist assholes. Liar Liar Liar!!!...this is "Continuing war (parte il pubblico) ON STUPIDITY!!!!!!!" tratto dall'ultimo album. Il concerto arriva al termine e si cala un tendone con proiettato un bel live degli Slayer tanto per il defaticamento dei fans che sudati come lontre si preparano in fila ad affrontare il gelo esterno. All'uscita scrogo Shane Embury che si ritira in luogo di pulizie (il cesso del locale) e subito gli scrocco una foto che gentilmente mi concede con la cortesia di una crocerossina. Tutti si salutano, un bel clima da boy scout, nessuna rissa, nessuno scazzo, un concerto completo nonostante la sua estremizzazione. Un'ora e mezza di strada ci attende e sono solo le 2:45...buona notte a tutti!!