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Novembre Slovenia 2004
Scritto da Martrix   
Venerdì 28 Maggio 2004 11:54

Novembre

29 Maggio 2004
Mostovna Metal Fest
- Nova Gorica (SLO)

 

Serata fredda quella del 29 maggio, e non soltanto per l'aria ancora pseudo-invernale che ci accoglie al nostro arrivo presso il centro Mostovna, a Nova Gorica in Slovenia, ma anche per l'atmosfera che non fa certo presagire una serata indimenticabile: quattro gatti sparsi vicino al palco, di cui solo alcuni metallari, il resto punkabbestia che non c'entrano un cacchio con l'evento! Ci convinciamo che sia solo dovuto all'orario, ma verso le 19.30 cominciano a sfilare i primi gruppi, e la gente è ancora molto poca, e non pare proprio che aumenterà. Sul palco si alternano le band più diverse: si parte con una cover-band, per passare poi dal death brutale dei Cropment , band svizzera che si fa apprezzare soprattutto per la carica di furia della propria esibizione, anche se non particolarmente originali dal punto di vista delle composizioni. Ma la vera rivelazione della serata sono gli Amok , altro gruppo svizzero, che propongono un death metal molto tecnico e complesso, con strumentisti ovviamente validissimi: su tutti si fa notare il bassista, dotato di una velocità di esecuzione impressionante! Veramente bravi: speriamo di sentirne ancora parlare.

Altra band interessante sono gli sloveni Torka , che ci intrattengono con un black di buona fattura, gelido al punto giusto, e chiudono il loro show con la cover dell'immortale "Under a funeral moon" dei Darkthrone. Peccato solo per l'assenza di corpsepaint!

Nel frattempo, fra un gruppo e l'altro, i Novembre, vere star della serata, si concedono per una photo-session, dimostrandosi persone simpatiche e alla mano. Niente male per una band su Century Media, no?

La sera passa, inizia la notte, ed anche le dolenti note. La scaletta pre-Novembre si conclude con due band decisamente da dimenticare. La prima gioca in casa: si tratta dei Sarcasm , gruppo che sulla carta avrebbe dovuto proporre thrash metal, e che invece ci disgusta, è il caso di dirlo, con il suo incomprensibile e caotico misto di thrash e power, entrambi suonati male da musicisti pure brutti da vedere, combinati come degli adolescenti che hanno appena scoperto il metal e vogliono fare i "ribelli". AAAAAAAARGH!!!

novembre

La noia comincia a farsi sentire, così come la stanchezza, perché si stanno raggiungendo ore veramente tarde, e il ritardo con cui lo show è iniziato non aiuta. Nel frattempo si presenta anche la polizia, dicendo di spostare tutto all'interno: pare infatti che alcuni vicini si siano lamentati per il casino, ed essendo il centro circondato solo da fabbriche, questi vicini non dovevano essere più vicini di un paio di chilometri, e perciò o avevano un udito dannatamente sensibile, o erano dei rompicoglioni di prima categoria.io opto per la seconda.

Seguono gli Hammerheart , gruppo heavy classico che esegue anche diverse cover dei Maiden. Niente di che, ma riescono a intrattenere un pubblico che, inspiegabilmente, fra questi e i precedenti Sarcasm è aumentato fino a raggiungere il picco della serata.Mah! Comunque gli Hammerheart segnano anche il punto di svolta della scaletta, perché attaccano con il primo pezzo e subito vengono fermati: la polizia vuole che ci si sposti all'interno! Naturalmente sale l'incazzatura, poiché i Novembre suonano con parti campionate che ovviamente all'interno non potranno essere riproposte.

Gli Hammerheart concludono il loro set con "Fear of the dark", e con un cantante ormai senza voce, e finalmente alle 2 di notte, in uno spazio angusto e davanti ad appena una quindicina di persone, i Novembre iniziano le danze. Suonano per un'ora buona, adattandosi alla situazione con grande professionalità, mostrando grinta e voglia di fare un bello show, nonostante tutto. Propongono molti pezzi dal loro ultimo lavoro (se escludiamo il rifacimento di "Wish I could dream it again") "Novembrine Waltz", ma ci deliziano anche con brani più vecchi, come "My starving bambina" da "Classica" e la splendida "The dream of old boats" dal primo album.

La loro esibizione, così tanto attesa, non delude, ma durante il set si toccano punte di non-sense degne di un film di Mel Brooks; davanti al palco abbiamo nell'ordine: un tizio completamente ubriaco che ha vomitato giusto cinque minuti prima e non si regge in piedi, un simpatico ragazzo che ha la splendida idea di esordire con "Italia di merda!" dopo il primo pezzo dei Novembre, e una tipa, anche lei ubriaca, che si diverte a scimmiottare il batterista Giuseppe Orlando, e viene tirata giù di peso dal palco.! Mai performance fu così sofferta, ma non bisogna incolpare completamente l'organizzazione, perché questo festival è stato veramente tormentato dalla famosa "Sfiga"!

Eh vabbè, resta il ricordo di una grande band, che si è comportata con incredibile professionalità, senza montarsi la testa e senza far pagare i propri disagi al pubblico. Ancora non capisco come ci possa esser stata così tanta gente per i Sarcasm e così poca per loro. 

Serata fredda quella del 29 maggio, e non soltanto per l'aria ancora pseudo-invernale che ci accoglie al nostro arrivo presso il centro Mostovna, a Nova Gorica in Slovenia, ma anche per l'atmosfera che non fa certo presagire una serata indimenticabile: quattro gatti sparsi vicino al palco, di cui solo alcuni metallari, il resto punkabbestia che non c'entrano un cacchio con l'evento! Ci convinciamo che sia solo dovuto all'orario, ma verso le 19.30 cominciano a sfilare i primi gruppi, e la gente è ancora molto poca, e non pare proprio che aumenterà. Sul palco si alternano le band più diverse: si parte con una cover-band, per passare poi dal death brutale dei Cropment , band svizzera che si fa apprezzare soprattutto per la carica di furia della propria esibizione, anche se non particolarmente originali dal punto di vista delle composizioni. Ma la vera rivelazione della serata sono gli Amok , altro gruppo svizzero, che propongono un death metal molto tecnico e complesso, con strumentisti ovviamente validissimi: su tutti si fa notare il bassista, dotato di una velocità di esecuzione impressionante! Veramente bravi: speriamo di sentirne ancora parlare.

Altra band interessante sono gli sloveni Torka , che ci intrattengono con un black di buona fattura, gelido al punto giusto, e chiudono il loro show con la cover dell'immortale "Under a funeral moon" dei Darkthrone. Peccato solo per l'assenza di corpsepaint!

Nel frattempo, fra un gruppo e l'altro, i Novembre, vere star della serata, si concedono per una photo-session, dimostrandosi persone simpatiche e alla mano. Niente male per una band su Century Media, no?

La sera passa, inizia la notte, ed anche le dolenti note. La scaletta pre-Novembre si conclude con due band decisamente da dimenticare. La prima gioca in casa: si tratta dei Sarcasm , gruppo che sulla carta avrebbe dovuto proporre thrash metal, e che invece ci disgusta, è il caso di dirlo, con il suo incomprensibile e caotico misto di thrash e power, entrambi suonati male da musicisti pure brutti da vedere, combinati come degli adolescenti che hanno appena scoperto il metal e vogliono fare i "ribelli". AAAAAAAARGH!!!

La noia comincia a farsi sentire, così come la stanchezza, perché si stanno raggiungendo ore veramente tarde, e il ritardo con cui lo show è iniziato non aiuta. Nel frattempo si presenta anche la polizia, dicendo di spostare tutto all'interno: pare infatti che alcuni vicini si siano lamentati per il casino, ed essendo il centro circondato solo da fabbriche, questi vicini non dovevano essere più vicini di un paio di chilometri, e perciò o avevano un udito dannatamente sensibile, o erano dei rompicoglioni di prima categoria.io opto per la seconda.

Seguono gli Hammerheart , gruppo heavy classico che esegue anche diverse cover dei Maiden. Niente di che, ma riescono a intrattenere un pubblico che, inspiegabilmente, fra questi e i precedenti Sarcasm è aumentato fino a raggiungere il picco della serata.Mah! Comunque gli Hammerheart segnano anche il punto di svolta della scaletta, perché attaccano con il primo pezzo e subito vengono fermati: la polizia vuole che ci si sposti all'interno! Naturalmente sale l'incazzatura, poiché i Novembre suonano con parti campionate che ovviamente all'interno non potranno essere riproposte.

Gli Hammerheart concludono il loro set con "Fear of the dark", e con un cantante ormai senza voce, e finalmente alle 2 di notte, in uno spazio angusto e davanti ad appena una quindicina di persone, i Novembre iniziano le danze. Suonano per un'ora buona, adattandosi alla situazione con grande professionalità, mostrando grinta e voglia di fare un bello show, nonostante tutto. Propongono molti pezzi dal loro ultimo lavoro (se escludiamo il rifacimento di "Wish I could dream it again") "Novembrine Waltz", ma ci deliziano anche con brani più vecchi, come "My starving bambina" da "Classica" e la splendida "The dream of old boats" dal primo album.

La loro esibizione, così tanto attesa, non delude, ma durante il set si toccano punte di non-sense degne di un film di Mel Brooks; davanti al palco abbiamo nell'ordine: un tizio completamente ubriaco che ha vomitato giusto cinque minuti prima e non si regge in piedi, un simpatico ragazzo che ha la splendida idea di esordire con "Italia di merda!" dopo il primo pezzo dei Novembre, e una tipa, anche lei ubriaca, che si diverte a scimmiottare il batterista Giuseppe Orlando, e viene tirata giù di peso dal palco.! Mai performance fu così sofferta, ma non bisogna incolpare completamente l'organizzazione, perché questo festival è stato veramente tormentato dalla famosa "Sfiga"!

Eh vabbè, resta il ricordo di una grande band, che si è comportata con incredibile professionalità, senza montarsi la testa e senza far pagare i propri disagi al pubblico. Ancora non capisco come ci possa esser stata così tanta gente per i Sarcasm e così poca per loro.