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Brutal Assault 2009
Scritto da Administrator   
Martedì 21 Dicembre 2010 13:03

BRUTAL ASSAULT NUMERO 14

( Repubblica Ceca - 6-8 Agosto 2009)

 

E anche quest'anno uno degli appuntamenti più importanti dell'estate metallara è stato il Brutal Assault, festival famoso per la musica estrema e per...la birra ad 1€, arrivato quest'anno alla 14esima edizione. Che il festival di Jaromer sia diventato un appuntamento fisso nell'agenda dei metallari di mezza Europa lo testimoniano la grossa affluenza e, soprattutto, il bill di grandissima qualità tutto orientato alla musica estrema.

Il primo giorno all'ombra della fortezza Josefov del 18esimo secolo inizia all'insegna della brutalità dei Carnifex seguita dal thrash dei Sadus, a cui si succedono i Rotting Christ, una delle band estreme più in forma del momento con il loro black metal in salsa greca suonato ad altissime velocità. Cambio di genere con i newyorkesi Madball ed il loro hardcore dominato dal potentissimo scream del vocalist Freddy Circien. Cambiano i generi ma non l'apprezzamento del pubblico. Saltiamo a piè pari i noiosissimi Orphaned Land mentre ci pensano i Pain a portare un po' di suoni elettronici in mezzo a tutte queste chitarre "in-your-face", seguiti dai Biohazard con una scaletta da vero e proprio greatest hits. A questo punto il programma dice Cynic, però a causa di alcune non precisate difficoltà tecniche, sul palco troviamo al loro posto i Brutal Truth, il loro insano grindcore ed uno dei migliori show dell'intero festival. Kevin Sharp & company hanno, perdonate il facile gioco di parole, brutalizzato il pubblico con un diluvio di inquietante, caotica brutalità. Addirittura ad un certo punto sul palco spunta un fan disabile che improvvisa un mosh vero e proprio pur sulla sua sedia a rotelle. Anche questo è il Brutal Assault. Il primo giorno si chiudeva con il battle metal dei Turisas e le loro sempre buffe pantomime live, i Mithras ed il loro death metal psichedelico e con, finalmente!, i Cynic. Il combo americano, fresco di pubblicazione di un nuovo capolavoro "Traced in Air", ha fatto sfoggio di tutte la tecnica di cui è capace mettendo in scena un vero e proprio saggio di musica neo-prog. Magari di metal ce n'era pochino, però che concerto! Proprio quello che ci voleva dopo una lunga giornata di metallo urlante...


Il secondo giorno in terra ceca si apre con gli Obscura, seguiti dal black metal di scuola rumena dei Negura Bunget, una vera sorpresa dal vivo!, e dal sound estremo dei Vomitory un buon antipasto alla devastazione che di lì a poco porteranno i Grave. Il quartetto svedese suona un death metal old school, in tutto fedele ai canoni del genere e soprattutto con una solidità da sembrare un unico strumento che ti tortura le orecchie. Magari i Grave in studio non saranno più capaci di proporre nulla di particolarmente innovativo, ma sono sempre un piacere da vedere in sede live. Ci informano che i Dagoba sono saltati dal bill e perciò noi ci spostiamo sotto il palco sul quale fra poco saliranno i maestri del death ipertecnico, gli Atheist seguiti da roba come Vreid e Pestilence.  questo punto le nostre povere orecchie sono pronte ad incontrare i Brujeria di Shane Embury e Jeff Walker. Show godibilissimo anche perché i musicisti sul palco danno l'impressione di divertirsi veramente durante l'esibizione.

Qui il festival rallenta la velocità perché è di turno uno dei gruppi prog-metal (o death-prog...fate voi) migliori in assoluto: gli Opeth. Chi gradisce la proposta musicale degli Opeth (io per esempio) si gode lo spettacolo, chi non gradisce invece ne approfitta per ritemprarsi, anche perché sta per salire alla ribalta uno dei gruppi più attesi dai fan del Brutal Assault: i Testament! Uno show grandioso condito, purtroppo, da suoni non all'altezza, con gli alti sparati all'inverosimile. Il pogo sotto il palco comunque non ne ha minimamente risentito... Chiude la seconda giornata un ottimo show dei Dark Funeral, finalmente in grado di esibirsi a notte fonda, come il loro sound richiede. Un gran bel modo per dare la buona notte al Brutal Assault!

Il terzo giorno si apre un po' a rilento con band come Cripple Bastards e Faceless, i quali pur presentando un sound molto tirato, risultano un po' pretenziosi (soprattutto per chi ha ancora nelle orecchie le vibrazione dei Testament della sera prima).

E così fra una birra e l'altra arriviamo all'ora dell'aperitivo con gli Anaal Nathrakh ed il loro black metal senza alcuna concessione alla melodia. Questo show ci introduce bene ad uno degli highlight della serata: I Suffocation. Il quintetto americano non delude le aspettative e ci vomita addosso 50 minuti di death metal di pura scuola americana. Un po' deludenti invece gli Immortal, forse a causa di suoni non esattamente ottimali. Peccato perché erano uno dei gruppi più attesi al festival (e forse proprio l'attesa spasmodica per la loro esibizione li ha un po' fregati).

Ci hanno pensato i Wall of Jericho subito dopo a tirarci su di morale con un'esibizione coinvolgente e convincente, condita di innumerevoli circle pit fra il pubblico, incitato a dovere dagli scatenati americani.

Sembra pazzesco pensare che la tre giorni in terra ceca si debba già chiudere, ma l'arrivo dei gelidi Marduk sul palco ha proprio quel significato lì: game over! I Marduk sono sempre loro ed il loro black metal è sempre lì sospeso fra l'entusiasmare e l'annoiare. E questa sera ci piacciono più del solito. In realtà ci sono ancora gli Skepticism e gli Eternal Deformity, ma la birra ha...ehm... il sopravvento ed il sipario cala sulla 14esima edizione del Brutal Assault.

Però, fra la tristezza per la fine del festival, una buona notizia c'è: è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per l'edizione numero 15...!