live in italy

25.04.2024
Menu Principale
Risorse
Murderletter
Nome:
Email:

 

online poker

SWFobject

Contenuto alternativo flash

È necessario aggiornare il tuo Flash Player

Get Adobe Flash player

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinRSS Feed
Wacken Open Air 2004
Scritto da Webmurder , Pondro , Albi e Girli   
Venerdì 10 Settembre 2004 12:00

W:O:A
(Wacken Open Air)
05/07 - 08 - 2004 begin_of_the_skype_highlighting 05/07 - 08 - 2004 end_of_the_skype_highlighting begin_of_the_skype_highlighting 05/07 - 08 - 2004 end_of_the_skype_highlighting

Metal Book Thruough The continent #3:

Ogni anno il WOA è l'evento imperdibile e quindi ha un fascino particolare e l'attesa è sempre oltrmodo spasmodica.
Lo si aspetta da gennaio, mentre una volta rientrati se ne parla e discute sino a metà dicembre, quindi ci sono massimo 20 giorni in cui il suo pensiero ti molla.
La quindicesima edizione è anche andata a coincidere con la prima del viaggio a WACKEN organizzato da The Murder Inn.it!!!
Il tutto è stato un successo, ci sono state 18 adesioni e quindi da una corriera siamo passati a due furgoni turismo.
Potrebbe sembrare un declassamento, ma le comodità erano le stesse, solo che ciò ci ha permesso di formare un gruppo davvero unito nella nostra fede al Metal tutto e nell'amicizia.
Speriamo che con l'edizione 2005 ciò si possa ripetere....e che al rientro in Italia ci sia la stessa aria di sconforto per ciò che ci si è lasciati alle spalle e per la mancanza, che si inizia già a sentire, dei compagni di viaggio.
Approfitto anche dell'occasione per salutarli tutti: Albi, Pondro, Ciardo, il Boss, Mauro, Valentina, Richard, Girli, Anup, Gimmi, Matteo, Jan, Kokko, il cugino di Valentina, la sua amica e Riky.
Keep staying Metal Ragazzi!!
Passiamo ora al racconto delle tre giornate di musica:

PRIMO GIORNO:

 

Non è stata una delle giornate di apertura più entusiasmanti a cui ho potuto assistere quà nel nord della Germania. L'entusiasmo mi era stato smussato parecchio quando mi ero accorto che il costo del biglietto oltre ad essere superiore a quanto era pubblicizzato su internet nei mesi precedenti(68€). Infatti a seconda di come uno li acquistava..in prevendita, su internet, in prevendita ai botteghini, come stampa, dai bagarini o ai botteghini sul momento potevano arrivare anche a 90€.
Va beh, sempre un buon prezzo per i servizi resi, ma sarebbe sempre meglio parlarsi chiaro, e dalla fantastica gestione che questa manifestazione la trasparenza nei prezzi la si pretende!
!

 

Motorhead – L'unica band che valga la pena di seguire sono Lemmy e compagni.
I Motorhead ci hanno dovertito parecchio........e non poteva che essere altrimenti.
Le tre "teste di radiatore" da un po' si sono rimessi in riga e sfoggiano una performance migliore dell'altra, per non parlare dell'ottimo "Inferno", loro ultimo lavoro.
Il caro Mikey D. ha anche sfoggiato un assolo da paura......è inutile, no sarà il più tecnico tra i batteristi della scena, ma "groove" e tiro come il suo sono comunque rari da trovare....cazzo, lui da solo fa rock 'n' roll!!!
(Webmurder)

 

SECONDO GIORNO:

 

Arch enemy – L'attesissima performance degli Arch Enemy è stata forse una delle più deludenti del festival. La colpa però non addossata ai quattro svedesi capitanati da Angela Gossow ma alla pessima qualità dell'amplificazione. Per tutto il concerto il muro di chitarre dei
fratelli Hammot diventa poco più marciapiede e tutto quello che si riesce a sentire sono la voce di Angela e la doppia cassa di Daniel
Erladson. Una vera delusione, considerando che la band ha proposto una scaletta niente male -anche se concentrata principalmente sugli ultimi lavori Anthems Of Rebellion e Wages Of Sin- e che la grinta pareva non mancare ma... un vero peccato.
(albi)

Mayhem – ore 16:45 Black Stage. I Mayhem entrano in scena (puntuali come orologi svizzeri. il Wacken non ammette ritardi.).
I fedelissimi sono assiepati sotto il palco ad osannarli e la loro esibizione riesce a catturare l'attenzione, nonostante la luce del giorno non sia l'ideale per assistere ad uno show dei suddetti.
Il palco è pieno di fumo, tre teste di maiale mozzate arricchiscono la scenografia, per poi venire incendiate ( chissà la gioia del wwf!). Maniac appare sul palco con l'immancabile "face painting" e con i suoi movimenti sembra ipnotizzare il pubblico (talvolta i pezzi erano violenti e lui sembrava muoversi a rallentatore); si taglia una mano, beve il suo sangue e scrolla la mano tagliata sulle teste del pubblico in delirio.
Hellhammer dietro la batteria è sempre il migliore e la precisione con cui gestisce le pelli lo fa reputare il miglior musicista del combo norvegese (si veda cosa è stato in grado di fare nell'album Nexus Polaris dei Covenant, specialmente nella traccia due Bizzarre Cosmic Industries).
In un ora di concerto i quattro danno spazio agli ultimi lavori ma anche alle vecchie cose, il cui ascolto fa tornare in mente il buon vecchio Euronymous.
Freezing Moon è la mia canzone preferita in De Mysteriis Dom Sathanas da sempre e anche se al suo ascolto cercavo di immaginarmi Dead o Attila on stage possiamo dire che il buon Maniac se l'è cavata discretamente. In sostanza: il true mayhem fan potrebbe storcere il naso ma a mio avviso un concerto dei Mayhem deve essere visto.
(Girli)


 

Dio – Una delle vere sicurezze per un festival. Uno show spettacolare, culminato in una sorta di premiazione alla carriera, tipo ORCAR, da parte di una rappresentanza di tutto il popolo metal.
Per l'ex voce di Black Sabbath, Rainbow.......uno show scontatamente eccezionale.
(Webmurder)


Destruction – Alle 10:30 di sera sul Black Stage salgono i paladini del più violento Thrash Metal made in Germany i Destruction. Il palco si presenta arredato con una pedana che gira tutto attorno al drum kit e con delle bocche sputa fuoco nella parte frontale del palco. Oltre a ciò vengono issati i vari teloni con le scritte e il classico logo della band con il teschio che esplode. Il terzetto appare subito in grande forma e i suoni sono a dir poco perfetti e potentissimi. Li presenza del solo Mike alla chitarra non causa assolutamente cali di tono e l'attacco portato dai tre teutonici è assolutamente devastante per forza, carica ed energia. Shmier ha una presenza davvero catalizzante e sul palco è un autentico mostro, davvero sembra enorme dall'alto dei suoi quasi due metri. Si dimostra anche un grande singer cantando i maniera perfetta tutte le canzoni sia le più vecchie che quello dal dopo reunion. Corre tutto attorno al palco utilizzando i tre microfoni per lui preparati. Le torce si attivano di tanto in tanto creando un effetto incredibile e il loro calore arriva fino alla gente. Mike dal canto suo come detto macina riff su riff senza perdere nessun colpo ed eseguendo in maniera perfetta anche il lavoro solistico. Sul palco sembra quasi in trance e sbatte continuamente la testa a destra e sinistra in maniera quasi meccanica. Marc dietro il proprio drum kit pesta sulle pelli come se volesse distruggere tutto e oltre a dimostrare una precisione chirurgica si diletta a duettare sui cori insieme al grande frontman tedesco. Tra una canzone e l'altra Shmier parla con il pubblico sia in tedesco che in inglese lanciando messaggi di fraternità metallica e esprimendo le proprie idee. La scaletta pesca un po' da tutti gli album della band (tranne naturalmente quelli in cui manca proprio Shmier) e i pezzi più convincenti sono quelli che derivano dai grandi The Antichrist e Metal Discharge. Su tutti vanno segnalate Nailed To The Cross, Thrash Till Death e Metal Discharge stessa. Gran finale affiato ai pezzi di Mad Butcher con la presenza sul palco per l'ultima canzone di Peter Tagtgren (Hypocrisy) alla chitarra e di Abbath (ex-Immortal) e Sabina Classen (Holy Moses) a duettare con Shmier stesso. A conti fatti uno dei migliori show a cui ho mai assistito, durante i giorni di Wacken ho avuto la possibilità di parlare con Shmier e Mike e ho avuto la conferma che sono davvero otre che gran musicisti delle gran persone legate al proprio pubblico al quale difficilmente negano una stretta di mano e una parola o addirittura una birra insieme. GRANDI!
(Pondro)


Misery Index Quello del gruppo conosciuto con il nome di "gli ex membri dei Dying Fetus" è un live devastante, una furia di blast beats mescolati all'HC più graffiante che possiate immaginare. I suoni purtroppo sono piuttosto impastati e limitano considerevolmente la godibilità del live ma sono talmente potenti da riuscire a tenere botta -e che botta!- anche in questa condizioni. Grind raga, senza troppi compromessi e comunque senza lasciare troppo fiato in gola a chi si trova davanti al palco. La puntatina grind al WOA non manca mai... ed al sottoscritto non dispiacerebbe nemmeno se in questo stile ci fosse anche qualche proposta in più.
(Albi)

Amon Amarth – Sono l'atto cnclusivo di una giornata splendida.
L'atmosfera c'è tutta......freddo....buio.....cazzo, sono le 2:00 del mattino!! Si, gli Amon Amarth, hanno tutto per aprirci il culo.....ora tocca a loro!! La band svedese si presenta sul Black Stage del Wacken Open Air in tenuta rocciosissima.
Petto nudo, barboni di 40cm e corna a go & go sulla cintura, da cui il frontman ad un certo punto ha anche bevuto un bel mezzo litrello di birra crucca al volo! Tra le bands che non avevo mai visto dal vivo e di cui conoscevo ben poco come dicografia, apparte il loro ultimi lavori, loro sono sicuramente quelli che mi hanno colpito più positivamente!
(Webmurder)

 

TERZO GIORNO:

 

Anthrax – Energia, coinvolgimento, stile e divertimento. In questo quattro parole si può racchiudere la performance che i cinque thrasher di New York ci hanno offerto sul palco del W.O.A. Il palco presenta alle spalle della batteria di Charlie Benante un telone raffigurante la cover del recente disco "We Are Come For All Of You". Il primo a mettere piede sul palco è sua maestà Scott Ian ed è subito un boato. Il piccolo chitarrista inizia ad eseguire a velocità rallentata il riff iniziale di N.F.L. ed è subito seguito dal fido drummer, lo spettacolo ha inizio quando tutti i componenti si presentano on stage. Già dalle prime note si intuisce che assisteremo ad uno show magistrale.
Dopo l'opening track ecco che parte a razzo la scatenata Got The Time con in evidenza il basso di Joey Vera,davvero mostruoso tecnicamente anche se a livello di carisma soffre un po' il confronto col fuggitivo Frank Bello. John Bush canta tutte le songs in modo inpeccapile scatenandosi come un ragazzino correndo da una parte all'altra del palco, invita il pubblico a cantare e saltare e la gente sembra non farsi pregare più di tanto a seguirlo. Tutti i presenti sul prato di Wacken sono contagiati dalla sua irresistibile carica e seguono ogni canzoni cantando e battendo le mani a tempo con Charlie Benante che anche questa volta si rivela un autentica macchina da guerra.
Caught In A Mosh e Indians non risparmiano nessuno e la band appare soddisfatta del proprio pubblico. Brani vecchi e nuovi si alternano fino ad arrivare al punto più alto dello show quando i cinque eseguono la mitica Antisocial (cover dei francesci Trust) tutto il pubblico canta a squarciagola seguendo le indicazioni di John che si trasforma in un perfetto direttore d'orchestra. Si giunge così alla fine affidata alla grandiosa Only anche questa eseguita in maniera impeccabile e cantata da tutta la gente letteralmente rapita dai 5 di New York. Dopo un ora esatta la band lasci il palco salutando e regalando plettri e bacchette, dimostrandosi soddisfatta della proprio performance.
Beh che dire per il sottoscritto sono stati i migliori di tutto il festival, poche volte ho assistito ad un concerto in cui tutti riescono a sentirsi parte di quello che viene eseguito sul palco. Una delle migliori live band mai viste capace di fare divertire il proprio pubblico, un gruppo che sinceramente rivedrei mille volte perché hanno la capacità di stupirmi ogni volta.
Un plauso va a John Bush che si è rivelato una volta di più uno dei migliori cantanti della scena metal capace di unire tecnica e cuore in un mix unico e inarrivabile.
(Pondro)


Cannibal Corpse – Il sole rendeva torrido uno splendido sabato pomeriggio d'estate e il popolo delle magliette nere ci stava sotto ormai da diverse ore ma, quello dei Cannibal Corpse, più che un concerto, è stato un evento. Pubblico numerosissimo per assistere alla violenza sonora di Fisher, Webster e soci che non deludono sotto nessun punto di vista. Certo seguire un intero concerto dei paladini del blast beat non è cosa da poco, ma questo gli spettatori lo sanno già in partenza e i Cannibal meglio di loro. E' un susseguirsi di successi che mandano letteralmente il pubblico in pappa a forza di mosh: più o meno la scaletta è quella stracollaudata di Live Cannibalism con l'aggiunta di alcune hit da Gore Obsessed e dal recente The Wretched Spawn.
Chi li ha visti ormai lo sa: suono devastante, esecuzione impeccabile, voce unica ed insuperabile! Una vera cult-band. In tutto questo disastro, George "Corpsegrinder" Fisher trova anche il tempo di dedicare Pit Of Zombies a tutti gli amici che hanno passato la notte precedente a bere birra insieme a lui, staff di themurderinn.it incluso. Si potrebbe aprire una bella parentesi, a questo punto, su quanto Mr. Fisher sia un personaggio eccezionale, con un gran cuore pieno di rispetto per tutti e una pura devozione al death metal... ma per parlare di questo lo abbiamo intervistato. Il pubblico chiede a gran voce Hammer Smashed Face, ma ciò che dall'altro lato ell'oceano non desta assolutamente problemi, è invece un brutto affare in Germania: la censura vieta ai cinque della Florida di eseguire brani contenuti nei primi tre albums, il cui commercio, qui, è addirittura considerato illegale. In compenso, una legge tanto inutile mostra la sua superficialità nel fatto che la band non incontra invece nessun problema nel dedicare Fucked With A Knife a tutte le donne presenti.
I Cannibal Corpse sono un autentico tornado e prima di fermarsi definitivamente, decidono di scatenare l'inferno con Devoured By Vermin, incitando il pubblico a fare quanto di meglio sanno in quanto a headbangin' e stage diving.
Quest'ultimo in Germania, a differenza che da noi, funziona molto bene, anche in situazioni decisamente "metal" e non certo influenzate dalla cultura Hard Core come il WOA. I fans dei Cannibal fanno letteralmente il surf sulle mani della gente e chi scrive non può essere da meno degli altri: in un baleno mi ritrovo sotto il palco, di là dalle transenne, nella città proibita custodita dalle Metal Guards che, com'è da tempo nel loro stile, accolgono tra le loro braccia i miei 66,6 Kg (non è una cazzata! Peso veramente così) conditi di terra e sudore e mi appoggiano al suolo come solo la mia mamma avrebbe saputo fare, sorridendo e facendomi capire con un cenno che, se ne avevo voglia, potevo ributtarmi subito nella mischia e farmi un altro giro... certe cose succedono solo al WOA.
Uscendo dalla zona transennata, riesco a vedere di profilo il fronte del palco: sembra di essere in pieno inferno, le Matal Guards cercano di afferrare quella che ai miei occhi è una vera cascata umana... avete presente le foto delle cascate del Niagara?
Qualcosa di simile.
C'è bisogno che vi dica altro?
(Albi)


Nevermore – Dopo un breve intro il primo a presentarsi al pubblico di Wacken è il mastodontico drummer di colore Van Williams. La band attacca a tutta con The Seven Tongue Of God e This Sacrament tratte da Politics of Ecstasy.
Purtroppo i suoni sono molto confusi e le chitarre non fanno altro che impastarsi l'una sull'altra rendendo il suono e i passaggi totalmente incomprensibili. Pur conoscendo le canzoni a memoria faccio fatica a seguirle a dovere e a essere penalizzato della cosa oltre a Warrel Dane, che sembra comunque in forma, è Jeff Loomis i cui assoli strabilianti si perdono nel caos generale. La band passa poi a Inside Four Walls tratta dal monumentale Dead Heart In A Dead World e fortunatamente le cose sembrano migliorare un po', il pubblico comunque partecipa alla grande cantando tutti i pezzi e seguendo le indicazioni del singer, vero e proprio istrione. La band apprezza visibilmente e si esalta a sua volta.
Steve Smyth l'ultimo entrato nella band sembra proprio a suo agio soprattutto nelle composizioni più recenti anche se la maggior parte del lavoro spetta allo stesso Loomis una vera macchina da guerra, un chitarrista come se ne vedono pochi in giro davvero tecnico ma ricco di feeling e aggressività.
La band si lancia a tutta velocità in I Voyager e Enemies of Reality e dopo una breve pausa nella quale Warrel Dane annuncia Hammer Smashed Faces dei Cannibal Corpse (i quali hanno appena ultimato il loro show nello stage accanto) il gruppo spara a raffica The Sound Of Silence e Narcosinthesis due autentiche mine vaganti che lasciano pochi dubbi sulla forma della band. In sostanza si può parlare di un ottima prestazione da parte dei singoli musicisti nessuno escluso rovinata purtroppo da dei suoni abbastanza scadenti che sono migliorati solo di poco nel corso dello show e non hanno permesso al pubblico di godere in maniera completa dello spettacolo dei cinque cowboy di Seattle. A fine concerto ho scambiato due parole con lo stesso Warrel Dane che si è molto rammaricato per il problema tecnico promettendomi che la prossima volta la cosa non si ripeterà più.speriamo bene!
(Pondro)

 

Helloween Lo show è stato caratterizzato in negativo da due fattori: il primo è che il suono non era dei migliori, la band di Hamburgo aveva qualche feedback di troppo, e poi Andy Derris non era nella forma migliore.
Fatto un po' strano è che quando il loro surprise guest è salito sul palco, il mitico Kay Hansen, anche la voce di Andy ci è risalita......che sia stata la competizione?
Fatto sta che quando una band può permettersi di suonare sul palco canzoni cme "Eagle Fly Free", "If I Could Fly", "Dr. Stein" e "Future World", 'n c'è sò cazzi......è stato uno show bellissimo.
Peccato per una pecca di scaletta......"I wont out" non si può lasciare fuori.
(Webmurder)

 

Children Of Bodom – Quella di Lahio è una tra le migliori esibizioni di tutto il festival. L'ingredienti della ricetta: suono ed esecuzione SPAVENTOSI! Presenza sul palco da veri maestri, grinta da vendere ed un repertorio fantastico scelto tra gran parte della loro discografia, con particolare attenzione per Hatebreeder ed Hate Crew Death Roll, che vede un pubblico tra i più numerosi di questa edizione scatenarsi in uno stage diving senza sosta.
Il caro Alexi dice fuck, fuckin', ecc. ogni due parole ma non per questo risulta antipatico, anzi. Sembra proprio che in mezzo a quel macello i COB ci stiano proprio a loro agio ed il concerto è finito senza che avessi il modo di accorgermi del tempo che passava.
Non vedo l'ora di rivederli.
(Albi)

 

 

Satyricon – ore 00:15 (spaccate)? Black Stage? è il momento dei Satyricon. Sul palco appaiono i due ?papà? della band : Satyr alla voce e Frost, impeccabile dietro alle pelli, piu i turnisti tra cui una graziosa signorina alle tastiere.
Il buon vecchio Satyr ( vecchio sti cazzi! Quando mi ha detto che ha 28 anni mi sono saltati gli occhi! Aveva 17 anni ai tempi del primo album Dark Medieval Times!) è in forma e incita il pubblico a partecipare ( ? Are you a catholical congregation??). La prima parte dello show da spazio anche all?ultima fatica Volcano ,in cui si possono trovare molte influenze Rock ' n' Roll, cercando di alternare a pezzi del passato.
Il momento più emozionante è stato quando, dopo l?accensione di una croce al contrario infuocata, è apparso sul palco Nocturno Culto dei Darkthrone. Tra Satyricon e Darkthrone c?è sempre stata un? ottima amicizia e vedere Satyr e Nocturno Culto insieme sul palco fa il suo effetto. Satyr passa alla chitarra e cede il microfono a Nocturno Culto; da qui in poi lo showè incentrato sui pezzi dei Darkthrone e il pubblico si scatena. Non avendo mai visto i Darkthrone dal vivo, posso dire di aver in parte vissuto l?esperienza. Per me l?apoteosi è arrivata all?ultima canzone: Nocturno imbraccia la chitarra, Satyr torna alla voce ed è Mother North per tutti! Dall? album Nemesis Divina. Questa è la canzone con cui ho scoperto i Satyricon, quindi potete immaginare come mi sentivo là sotto?????????..
Alle 01:45 lo show è finito e tutti insieme appassionatamente ci siamo sbronzati fino alle quattro.
Questo è stato il mio Wacken. Questo è stato il mio sogno divenuto realtà.
Questo è il Metal.
Stay Metal a tutti!
(Girli)

 

 

 

Wacken Open Air 2004: un sogno divenuto realtà.
Da quando avevo 12-13 anni era il mio desiderio considerato irrealizzabile, ma grazie ai miei "brothers in metal" Alberto ( singer degli Slow Motion Apocalypse - fondatore del programma radio Blast Beat ) che mi ha tentato un giorno all'università, dove studiamo assieme, ed Enrico ( www. Themurderinn .it ) ho potuto vivere l'esperienza  "VIP/ Press" (servizio stampa).
In questi "three metal days" ho visto apparirmi davanti agli occhi gruppi storici dell' Heavy Metal (Motörhead, Doro, Dio, Saxon), gruppi metal anni '80 il cui ascolto mi ha avvicinato a questa stupenda musica ( Anthrax, Helloween, Destruction, Death Angel) e le cosiddette "nuove leve" ( Children of Bodom, Arch Enemy, Amon Amarti, Hypocrisy), nel senso che hanno avuto successo negli anni '90.
Ho passato serate memorabili (due chiacchere con Tom Angelripper dei Sodom, thrash leggenda tedesca; grandi bevute di birra con George "Corpsegrinder" Fisher, dei Cannibal Corpse, che ci ha commosso dedicandoci una canzone dal palco etc....) che porterò sempre nel mio cuore e che mai dimenticherò. Due gruppi in particolare hanno attirato la mia attenzione, in quanto grazie a loro ho scoperto il Black Metal: Mayhem e Satyricon.
(Girli)

Bilancio Personale by Pondro:
Beh per il sottoscritto si è trattato della prima trasferta a Wacken e devo dire che alla fine dei conti è un esperienza assolutamente incredibile e indispensabile per ogni metallaro che si rispetti. La grande varietà di band presenti e di generi ha reso il festival una vera e propria festa per tutti nessuno escluso.
L'organizzazione davvero eccezionale ha permesso a tutti di godersi gli spettacoli delle band in maniera assolutamente tranquilla. O suoni e gli impianti hanno sempre funzionato a dovere e quasi nessuna band (Nevermore esclusi) ha avuto problemi con l'impianto di amplificazione.
E poi che dire delle band presenti per il sottoscritto i migliori del lotto sono stati gli Anthrax, Destruction e i Death Angel ma come non citare le grandi performance di Cannibal Corpse, Hypocrisy, Amon Amath. Personalmente ho seguito poco gli show dei vari headliner come Saxon o Doro & Warlock ma devo dire che per quel poco che ho potuto vedere sono stati grandi show davvero unici. Purtroppo non è possibile seguire tutti i concerti soprattutto dopo aver passato un pomeriggio sotto in sole cocente. Altre note positive sicuramente la presenza dei Satyricon e di Nocturno Culto che hanno dato vita ad uno show davvero eccezionale e unico nel suo genere direi.
Il gruppo che più mi ha deluso devo dire sono stati i Mahyem che a parte Hellhammer hanno davvero tradito tutte le attese, soprattutto Maniac con una prestazione pessima e con atteggiamenti al limite del ridicolo.
Oltre a tutto questo devo dire che è stato fantastico poter incontrare nella Press Area quasi tutti i musicisti e mi ha fatto molto piacere notare come alcuni di loro siano dei ragazzi tranquillissimi che molto si discostano dall'immagine di rock star che a volte viene loro attribuita. Chiaramente anche per questo aspetto vi sono delle eccezioni ma sinceramente chi di loro si è comportato in maniera altezzosa fuori anche sul palco non ha ricevuto molti consensi.

Edited By Webmurder , Pondro , Albi e Girli.

Ultimo aggiornamento Giovedì 21 Aprile 2011 12:18