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Recensione Trasos – Living My Death
Scritto da BloodyMarha   
Sabato 03 Settembre 2011 12:28

Trasos – Living My Death (2011, autoprodotto)

Al loro esordio i padovani Trasos, danno alle stampe il loro “Living My Death”. Presentato come lavoro death metal, più banalmente è un mediocre e volgare lavoro di accozzaglie generali.
Giungo a questa orrenda conclusione, non tanto alla opener “Slavery”, che pur lasciandomi indifferente, non mi suscita particolari emozioni. La tragedia (o lo scempio eventualmente) si consuma nella successiva “Lies”, un tentativo macabro di rinchiudere in un ripostiglio un death stantio, elementi vagamente black e un forte impatto prog, il tutto legato da tastiere ed atmosfere epiche ed una intro da fare invidia alle discoteche di mezza Italia.
Sperando in un peccato di onnipotenza, mi accingo ad ascoltare “Suffering”, la quale con le sue tastiere mi ricorda vagamente “Fandango” dei Pain of Salvation, salvo poi proseguire nell’ascolto e domandarmi, per quale motivo io abbia pensato ad un simile paragone. Come per la precedente, il meltin’ pot si ripete, se possibile in maniera ancora più disastrosa e dissonante.
Potrei andare avanti così e citare le brutture contenute in questo disco. Scelgo di non farlo perché non credo valga nemmeno la pena di proseguire. Ciò che mi fa incazzare, nella mia veste di recensore (di sicuro in quella di ascoltatrice non avrei sottostato per più di un minuto all’ascolto di questo “prodotto”), è la totale mancanza di buon senso di questo gruppo. La totale noncuranza verso il fatto che è tangibile quanto poco lavoro ci sia dietro queste tracce. Non vi è nemmeno un briciolo di meditatezza, di accorgimento musicale (non ho un orecchio assoluto e non mi vanto di essere una grande musicista, ma fino a questo punto è impossibile arrivarci, fregiandosi anche d’esser tali).
Non conosco le reali intenzioni dei Trasos, non so, se nelle loro menti “Living My Death”nasceva come il triviale contenitore di suoni messi male che è. Cerco sempre di essere comprensiva verso i gruppi emergenti, cerco di non attaccarmi ad una produzione poco curata o un suono grezzo, perché so quanto sia difficile la condizione dei gruppi neonati. Ma in tutti (giovani e vecchi, underground o mainstream) riesco a cogliere la volontà remota – o meno – di fare un disco di qualità. Sfortunatamente non sento proprio questa intenzione da parte dei Trasos.


Voto: 3

Website: http://www.myspace.com/trasos666

Line-up:

Fabio  - voce basso 
Fudo  - batteria, voce, chitarre  
Mirko  - chitarre
Raffaele Benvegnù  - tastiere


Tracklist:

1. Slavery  
2. Lies 
3. Suffering 
4. Undead 
5. Nightmares 
6. Illusion 
7. Alone 
8. The Train Of The Damned 

 

Ultimo aggiornamento Venerdì 16 Dicembre 2011 10:58