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Recensione Tesseract-Polaris
Venerdì 25 Settembre 2015 16:18

Questo lavoro ha creato un sacco d'attesa, con il ritorno di Dan Tompkins,senza nulla togliere a Ashe O'Hara,dai Tesseract mi  aspettavo qualcosa di incredibile: lieto di non esser stato deluso.
Polaris è un disco avvolgente, fin da subito percepisco la forte comunicatività,già dall'intro si denota una "avvolgenza" che durerà fino all'ultimo secondo.
Veniamo al dunque, il disco è prodotto in maniera eccelsa,con suoni e cura maniacale, come al solito i Tesseract non si sono risparmiati in fatto di ricerca nell'esecuzione,composizione e arrangiamento. Il sound è decisamente più morbido dei precedenti capitoli,andando ad accendersi nei momenti di maggiore enfasi,senza mai diventare spiacevole rispetto l'ascolto nel contesto dell'album,a parere mio infatti non ci sono pezzi che "rompono" il flusso da Dystopia a Seven Names..ma bensì una sorta di crescendo condito da una quantità smodata di groove.
Lavorare con un concept ben definito è spesso un'arma a doppio taglio, si rischia di non coinvolgere l'ascoltatore,non è questo il caso di Polaris,la cura con cui sono stati stesi testi e musica e l'espressività con cui Dan usa la propria voce, portano l'ascoltatore a immedesimarsi al punto da uscire dallo schema audio/sensazione e provare quasi sulla pelle il concetto che la band vuole trasmettere.
E' come un disegno tridimensionale della musica dei Tesseract, che si può percepire su più livelli al di fuori di quello uditivo,una caratteristica quasi unica,per lo meno in questo genere,una piacevole sorpresa in fatto di maturità per una band così giovane.
E' piacevole sentire questa alchimia da una band moderna e della nuova scuola,che esce dal classico schema che porta ad usare la pubblicità per coprire una mancanza di qualità, in uno schenario dove la musica che acquisisce notorietà per merito è sempre meno, i Tesseract hanno partorito un lavoro eccelso,andando ad alzare ancora l'asticella riguardo la loro crescita.
Fin dall'uscita del singolo Messenger, mi hanno tenuto incollato alla newsletter, colpendomi fondamentalmente con l'uso eccelso delle peculiarità dei membri,al servizio del complesso. Sono rimasto impressionato (come ogni volta:live lo scorso inverno,lavori precedenti,inclusi gli skyharbor) dalla performance di Dan Tompkins,che ha ripreso il suo posto nella Band con un carisma e un talento inaudito.


Per una volta senza falsa ipocrisia posso segnare un bel 10, è rarissimo sentire la musica sulla propria pelle.

VOTO 10/10


setlist:

1. Dystopia
2. Hexes
3. Survival
4. Tourniquet
5. Utopia
6. Phoenix
7. Messenger
8. Cages
9. Seven Names

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento Venerdì 25 Settembre 2015 16:19