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Recensione Ov Hell- The Underwolrd Regime
Scritto da Stefano   
Martedì 28 Settembre 2010 16:55

Ov Hell- The Underwolrd Regime ( Indie Recordings 2010)

 

OvHell-TheUnderwolrdRegime

Il bassista King Ov Hell (ex Gorgoroth, God Seed...) non accenna a fermarsi. Fallito il tentativo di golpe contro lo spento Infernus per sottrargli i Gorgoroth (in cui il bassista era diventato principale, se non unico, compositore) e ritrovatosi con le mani in mano dalla decisione di Gaahl (ex Gorgoroth, God Seed) di abbandonarlo nel momento della registrazione del debutto dei God Seed, il bassista norvegese mette insieme gli Ov Hell e registra The Underworld Regime. Gli Ov Hell non sono niente meno che lo stesso King Ov Hell al basso, Shagrath (Dimmu Borgir) alle vocals, Teloch (1349) e Ice Dale (Enslaved) alle chitarre e Frost (Satyricon, 1349) alla batteria. Supergruppo black metal? Così sembrerebbe... anche se i due maggiori protagonisti negano fermamente dichiarandolo un progetto a lungo pensato e con un futuro oscuramente luminoso. Ma in realtà com'è questo disco? A parte da una cover art brutta come poche, il disco è invece benedetto da una produzione ad alto livello e sicura perizia nei singoli strumenti. King Ov Hell ha scritto tutte le musiche, affidandosi al talento di Shagrath per linee vocali e testi. Subito si capisce che il disco smaschera perfettamente la stretta dittatura Gorgoroth (periodo King-Gaahl)-Dimmu Borgir come influenza principale di composizione, gettando nella mischia qualche altra leggera influenza. I suoni quadrati e definiti sono distanti dalle cantine buie del true norwegian black metal e Devil's Harlot e Invokeri provengono idealmente dai Gorgoroth, mentre il mid-tempo di Post Mortem Sadist richiama più il periodo centrale della carriera della Fortezza Nera (Puritanical Euphoric Misantrophia e Spiritual Black Dimension ndA). Il mid tempo caratterizza la subdola e malatissima melodia di Perpetual Night, così come il riuscito mix fra il black-thrash degli Immortal con le aperture a là Dimmu Borgir risuona in Ghosting. La seconda parte del disco vede raggruppate le tracce più veloci ed ossessive e dopo Acts of Sin (richiamante il disco In Sorte Diaboli), ecco la veloce e ferale Krigsatte Faner (caustica e meno "pulita" del resto di The Underworld Regime). Chiude i conti la cadenzata, ma non convincente, Hill Norge.

s.v./10

 

Web: www.ovhell.com

Lineup:
King Ov Hell - bass
Shagrath - vocals
Teloch - guitars
Ice Dale - guitars
Frost - drums

Tracklist:
Devil's Harlot
Post Mortem Sadist
Invokeri
Perpetual Night
Ghosting
Acts of Sin
Krigsatte Faner
Hill Norge