Pain - Brunico 2011 |
Scritto da Stefano & Skan |
Domenica 16 Ottobre 2011 21:30 |
Bene, bene, i Pain a poco distanza da casa mia! Si va! Inanzi tutto lodi all UFO di Brunico, che da anni propone concerti di alto livello in Alto Adige, prezzi accettabili (sui 20€) e acustica ottima! La serata proponeva i TK, gli Engel e i Pain di sua Maesta Tägtgren, tutti i gruppi con in comune una cosa : ritmi quadrati e elettronica unita al Metal. Partiamo con i Turmion Kätilöt , finlandesi molesti con look black/sado maso/omo-oriented (da censura il sospensorio genitale in cuoio di uno dei cantanti o la maglietta nera con mio-mini-pony rosa del bassista) autori di un dance-metal tamarrissimo, groovy e divertente nelle strofe un pò banale nei ritornelli . Nel tempo a loro disposizione i TK scaldano per bene la folla sia con la musica sia con le volgarissime invettive dei due cantanti rivolte al pubblico in 3 lingue (Finlandese, inglese e Italiano) Voto: 6 (sarebbe superiore se il cantante avesse avuto dei pantaloni)
Finito lo show dei finnici è il turno degli svedesi Engel, che propongono un metal à la ultimi In Flames con inserti elettronici, quindi strofa in growl e ritornello in pulito. Niente di nuovo quindi, però sono precisi e potenti, e il cantante non ha neanche un calo di voce nei passaggi in pulito. voto :6 ( Nel 2011 ci si aspetta di meglio...)
Tocca ai Pain, e si inizia a far i seri! Prima cosa: il palco si amplia, si vede una scenografia con 4 schermi e varie luci, fino ad adesso nascosta da teli; seconda cosa: dalla prima nota si sente un suono pieno e potente, tutti gli strumenti sono nitidi e definiti! Fantastico! I Pain sotto la direzione del buon Peter, sono ottimi e esperti musicisti, pescano a piene mani da tutta la loro discografia scegliendo brani pieni di groove e facendo muovere la testa a tutto l'UFO. Si fermano brevemente tra un pezzo, solo per incitare il pubblico, mantenendo sempre il concerto ad un ritmo molto elevato. I brani, che da CD sembrerebbero anche adatti per una discoteca alternativa, acquistano un tiro devastante, tipico di un concerto Metal. La batteria, forse per i suoni , forse per il bravissimo batterista, o forse per la bravura di Tägtgren nel comporre i brani, è "il qualcosa in più" che rende travolgenti i PAIN dal vivo.
Dopo la prima trance di brani, breve pausa e ritorno sul palco in versione semi acustica per un eccellente "have a drink on me", poi ancora alcuni brani e finale da urlo con "Same old song" e l'inno "Shout your mouth". Folla in visibilio e acclamazione per i PAIN! Voto: 10 (se tutti i concerti avessero sti suoni, minchia...!!!)
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Ultimo aggiornamento Lunedì 27 Febbraio 2012 20:19 |