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Intervista Novembre 2016
Scritto da Marco   
Domenica 24 Aprile 2016 18:39

Intervista Novembre


 

Dopo nove anni di assenza ed un importante cambio di lineup, questo è l'anno di URSA, nuovo lavoro degli italianissimi Novembre. Vediamo cosa ci racconta Carmelo Orlando, leader della band.

 

 

The Murder Inn: Sono trascorsi 9 anni dalla vostra ultima fatica discografica. La domanda può sembrare banale, ma è necessaria: dove siete stati tutto questo tempo?

Siamo stati ognuno per conto nostro a fare le nostre cose. Massimiliano si è occupato della sua passione per la chitarra, promuovendo il suo stile attraverso i social. Io ho continuato a occuparmi della mia musica e ho continuato a scrivere finché a un certo punto, per una serie di motivi ho pensato che fosse il caso di tornare e di cominciare a registrare un nuovo album.

TMI: Potete presentarci il vostro lavoro di imminente pubblicazione "URSA"? Quali sono le principali differenze rispetto al suo predecessore "The Blue"?


Dunque, URSA è un album che dal mio punto di vista è molto più lineare e comprensibile dei suoi predecessori. Credo che dal punto di vista degli arrangiamenti sia molto più bilanciato. Anche il missaggio è molto più chiaro è cristallino il che aiuta a rendere tutto più comprensibile e questo lo dobbiamo alla maestria di sir Dan Swano

TMI: è stato difficile realizzare quest'album, tempistiche a parte?


Non è stato difficilissimo perché fortunatamente oggi, al contrario che in passato, la tecnologia gioca a nostro favore. Abbiamo registrato allo studio di Massimiliano in maniera molto comoda e veloce. I programmi di oggi ti permettono di registrare in totale comodità, ti permettono di correggere tutto ciò che non va e di non lasciare sbavature. Il missaggio è stato fatto da Dan Swano in Svezia e non c'è stato bisogno di andare lì fisicamente. Questo è proprio il bello della tecnologia, ti permette di rimanere a casa tua e curare ogni minimo dettaglio fino ad arrivare alla perfezione senza bisogno di spendere una marea di soldi in biglietti aerei, alberghi, cibo, ecc.

TMI: A parte "Umana", che, come avete scritto sulla vostra pagina facebook, ha circa 8 anni, le altre canzoni di questo "URSA" sono state composte nell'ultimo periodo o sono state concepite anch'esse diversi anni fa?


Possiamo dire che tutto l'album URSA è formato da riff che sono stati scritti nell'arco di 10, 12 anni. Poi ho cominciato ad assemblare questi riff negli ultimi 3-4 anni, con l'eccezione di ‘Umana’ e ‘Agathae’. La prima ha circa 8 anni ed è stata scritta prima che ci separassimo, la seconda, l’instrumental, ne ha addirittura una ventina e risale ai tempi di 'Wish I could edream it again"

TMI: Cosa potete dirci riguardo i testi? Hanno un legame fra loro? Quanto ha influito Orwell nella stesura dei testi, aldilà del titolo del disco?


Non è tanto quanto Orwell ha influito nella stesura dei testi, tanto quanto, a un certo punto, c'è stato un cambio di setting mentale da parte mia. Ho cominciato a interessarmi di controinformazione, ho cominciato ad essere interessato da tutti gli aspetti oscuri della nostra vita sociale e politica, verificando ciò che sappiamo da sempre, cioè che le istituzioni non ci ritengono all’altezza di conoscere la maggior parte delle verità… e continuando, fino a scoprire il mondo del rifiuto della carne. C'è stato un qualcosa che è maturata in me in un arco di tempo molto lungo. Ci ho messo circa 7 anni per riuscire a distanziarmi dalla carne e c'è voluto un episodio traumatico, una perdita, da cui difficilmente mi riprenderò, e ovviamente i miei testi sono influenzati da tutto questo

TMI: E potete dirci qualcosa riguardo la bellissima copertina? Questa non mi sembra Orwelliana...

Beh se conosci ‘La fattoria degli animali’ di Orwell non diresti così. E’ una copertina che è venuta fuori abbastanza casualmente da un'idea, una copertina che colpisce nel profondo. Ti dà un idea di qualcosa di sacro. Sembra quasi il manifesto di un nuovo corso evolutivo, quasi un'icona di una nuova religione. È molto potente e colpisce in profondità, e questa la bellezza dell'arte di Travis Smith

TMI: Avete in programma un tour italiano di supporto al vostro nuovo disco. Come vi sentite a riguardo, tornando a calcare i palchi per promuovere il vostro ultimo lavoro?


E’ abbastanza emozionante e c'è tutto un aspetto di sfida per riuscire a compiere questa specie di miracolo cioè a rimettere in moto una macchina che si era fermata per così tanto tempo. Come hai detto tu sì abbiamo una tournée italiana che parte il 9 aprile da Roma per correre a tutto lo Stivale da Torino a Catania.

TMI: State programmando anche qualche data all'estero?

Si, penso che per settembre partiremo per una tournée europea


TMI: Preferite la dimensione "live" o la composizione e registrazione di nuovo materiale?


Decisamente composizione e registrazione, non siamo una fun band!

TMI:. Nel corso degli anni molti intervistatori vi hanno sicuramente chiesto delle vostre influenze musicali. Tralasciando la musica, c'è qualcosa (in altri campi dell'arte, per esempio) che reputate vi abbia influenzato in modo importante?

Non c'è niente che ti possa influenzare di più del tuo vissuto quotidiano e le esperienze a cui la vita ti mette davanti

TMI: L'intervista è conclusa. Potete approfittarne per salutare i nostri lettori.

Ciao a tutti voi e a te per questa bellissima intervista