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Intervista Disfear
Scritto da Neni   
Giovedì 30 Settembre 2010 21:42

Intervista Disfear

Disfear

 

Gennaio 2009
Ed ecco una band attiva ormai da più di un decennio, ed ora capitanata da uno dei mostri sacri del metal Tomas Tompa Lindeberg!!!
Autori di uno degli album migliori dello scorso anno "Live The Storm" e grandi esecutori in sede live, i Disfear si sono riscoperti e ritrovati in questi ultimi anni.. Abbiamo parlato con Björn, chitarrista e membro findatore della band, persona davvero paicevole e loquace..fossero tutte così le interviste....

Neni : Ciao ragazzi!E’ un grande piacere per noi intervistarvi!Potete presentare i Disfear ai nostri lettori?

Björn: I Disfear sono Marcus, uffe, tomas, Frykman e Björn. Siamo in giro dalla fine degli anni 80 e suoniamo rough punk rock..

Neni: Penso che “live The Storm” sia una delle migliori uscite dell’anno. Com’è nato questo grande album?

Björn: Beh grazie per le belle parole!!Beh, non saprei davvero.. credo che abbiamo solo avuto delle idee comuni in sala prove e durante i tour. C’è voluto un po’ per realizzarlo perché davvero volevamo che il risultato fosse il migliore possibile. Abbiamo provato quasi tutte le canzoni dal vivo prima di registrarle per catturare il”live feeling” e portarlo nello studio. Penso che sia venuto esattamente come volevamo e siamo contenti del risultato.

Neni: Noi siamo Italiani ma poiché viviamo nel Nord Est del paese vi abbiamo visto dal vivo a Nova Gorica (SLO) qualche mese fa. Grade show ragazzi!! Avete un grande impatto live e fate impazzire il pubblico!
Cosa mi potete dire della vostra esperienza dal vivo?

Björn: Ci piace suonare e cerchiamo di farlo il possibile, compatibilmente con la vita, la famiglia, il lavoro ecc. Come ho detto prima, è importante per noi, quando componiamo una canzone, che funzioni dal vivo in quanto è al palco che noi apparteniamo. Gli ultimi tour sono stati i migliori che abbiamo mai fatto e vogliamo ringraziare chiunque sia venuto a vederci!

Neni: Il cantante dei Disfear, Tompa, è il mio cantante estremo preferito di sempre. Amo davvero ognuna delle sue band!! L’ho visto sul palco del WOA la scorsa estate, ed ho potuto constatare che ha sempre lo stesso approccio, sia di fronte ad 80.000 persone che in un piccolo club come il Mostovna.
Quando e perché avete scelto lui come vostro nuovo cantante?

Björn: Non so se si sia trattato semplicemente di scegliere noi lui, credo che sia stato qualcosa del tipo due parti della stessa cosa che si univano, c’era chimica.. non sono mai stato un accanito fan degli At The Gates quindi è stato soprattutto per la sua militanza negli Skitsystem che ho cominciato a pensare di contattare Tomas per chiedergli se poteta aiutarci per un paio di show. E’ stato poi Mats della Distortion Records che mi ha detto che Tomas al momento non aveva altre band vere e proprie oltre a Skitsystem e mi diede il suo numero. C’eravamo solo visti a vicenda a qualche show prima ma non avevamo mai effettivamente parlato. Quando l’ho chiamato ho sentito come se fossimo amici da anni e abbiamo parlato durante tutta la strada per la sala prove. Ci siamo seduti tutti insieme a bere una birra o che e quando gli ho chiesto con che canzone volesse iniziare mi ha risposto “prendiamone una a caso e cominciamo”. Penso che abbiamo tutti sentit immediatamente che questo era quello di cui aveva bisogno la band. Era semplicemente un’ incredibile e necessaria iniezione di energia nella band.

Neni: Come mai avete deciso di riunire i Disfear?

Björn: Non abbiamo mai smesso di suonare davvero, quindi non c’è stata nemmeno una vera e propria renunion. Abbiamo solo avuto una sorta di beak tra il 93 e il 95 ma non ci siamo mai sciolti. Ce lo chiedono sempre perché c’abbiamo messo un po’ di tempo per far uscire un nuovo album. E’ solo perché volevamo andare in tour e volevamo che le canzoni fossero le migliori possibili invece di fare semplicemente un album tanto per fare. C’abbiamo messo un po’, forse anche di più perché eravamo impegnati con famiglia, lavoro, studi ecc.

Neni: E cosa mi dici del songwriting? Provate tutti insieme in sala prove o lavorate singolarmente a casa vostra?

Björn: Di norma siamo io ed Uffe che creiamo i riff con qualche idee grezza a casa e poi tutti noi, all’infuori di Tomas che vive lontano, ci riuniamo in sala prove per arrangiare e registrare il tutto. Spediamo la registrazione a Tomas perché scriva i testi e gli arrangiamenti della canzone. Quando abbiamo un paio di canzoni pronte proviamo tutti insieme e registriamo un demo grezzo. Alcune band odiano provare ma a noi piace. E’ un modo per uscire dalla vita di tutti i giorni e fare ciò che ci piace di più.

Neni: Da cosa traete ispirazione per le vostre canzoni?

Björn: Penso che traiamo ispirazione dal tipo di musica che ascoltiamo e dal mondo attorno a noi. Ci sono davvero molte buone band da menzionare, ma i Discharge sono sempre stati il mio gruppo preferito.

Neni: E per quanto riguarda i testi?

Björn: Penso che dovrebbe rispondere Tomas a questa domanda visto che è il principale scrittore. Credo che quest’album sia da vedere, secondo me come una sorta di ispirazione, un sorta di “sveglia”. Tomas è molto preso da filosofia e rivoluzioni politiche e i testi sono molto importanti per lui, e per noi, e vanno presi sul serio.

Neni: Quasi ognuno di voi milita in un’altra band. Dove trovate il tempo per tutti i vostri progetti?

Björn: Disfear è la priorità di tutti quanti e come dicevo prima cerchiamo di suonare il più possibile. Se abbiamo ancora del tempo che ci avanza lo spendiamo in altre band o progetti. Ci sono dei momenti in cui i  Disfear non sono così attivi e durante questi periodi alcuni di noi hanno bisogno di sfogare le idee che non hanno a che fare con i Disfear. Penso che ognuno abbia realizzato che il tempo non è mai abbastanza e ha tagliato molti progetti.

Neni: Quali sono le principali differenze tra i vecchi album dei Disfear e i nuovi con Tompa?

Björn: Devo dire che quasi tutto è diferente ma non è solo perché Tomas è entrato nella band. Avevamo appena cominciato a scrivere i pezzi per Misanthropic quando s’è unito a noi. E’ stata una bella iniezione grazie all’energia e ai suoi testi era come un calcio nel culo a tutto il resto di cui avevamo avuto bisogno in passato. Ma sono successe anche altre cose importanti. Quando Marcus s’è unito a noi abbiamo cominciato a sentirci a nostro agio dal vivo per esempio. In passato eravamo abbastanza malmessi in sede live ad essere onesto. L’arrivo di Uffe è stato ovviamente anche importante, forse il più importante. Il suo modo di suoanre la chitarra e la sua esperienza di compositore è uno dei motivi per cui Live The Storm suona come deve!

Neni: L’intervista è finita.. pero di vedervi ancora!!! Puoi lasciare un messaggio ai mostri lettori se vuoi..

Björn: Grazie dell’intervista e grazie a chiunque abbia comprato il nostro album ed assisitio ai nostri show! Speriamo di riuscire a tornare in Italia durante il prossimo anno!