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Intervista Anathema
Scritto da Jay   
Venerdì 01 Ottobre 2010 07:46

Intervista Anathema

Anathema

 

28 Ottobre 2008
Ammetto di essere di parte quando si parla degli Anathema, quindi al momento di dover fare questa intervista ero già consapevole del fatto che stavo per assistere ad un gran concerto... Proprio durante il soundcheck dei Demians (band d’apertura) mi trovo al cospetto di Vincent Cavanagh e iniziamo la nostra chiacchierata...

Jay: Cosa mi puoi dire del vostro ultimo lavoro, Hindsight?

Vincent: Era il momento giusto per stupire, per sorprendere, quindi abbiamo deciso di fare questo album acustico, anche se non è esattamente un album esclusivamente acustico. L’imput è stato la voglia di tirare fuori un’altra canzone dall’interno di ciò che avevamo già composto in passato ed è stato strano e divertente allo stesso tempo ed ora, come sempre, stiamo focalizzando il nostro futuro, e stiamo lavorando a del nuovo materiale, come facciamo sempre, non ci fermiamo mai.

Jay: Raccontami ora qualcosa del vostro tour acustico allora, che tipo di esperienza è stata per te?

Vincent: Abbiamo passato dei bellissimi momenti in giro per quel tour, grandi risate tutti assieme, eravamo una famiglia in viaggio come al solito, abbiamo visto posti fantastici anche perché abbiamo viaggiato per la maggior parte del tour in treno e sono rimasto affascinato dai magnifici panorami della Croazia, della Slovenia che non possono far altro che alimentare le nostre ispirazioni dato che, in treno non si può far molto, giochi a carte, scambi quattro chiacchiere, quindi passavo gran parte del mio tempo a scrivere. Essere sempre in giro con la mia musica, questa è la mia vita, è un sogno, vivo una vita perfetta assieme alla gente che amo di più.

Jay: Gli Anathema fin dai primi album sono in continua mutazione, questa vostra decisione di continuo cambiamento com’è accolto da chi vi ascolta?

Vincent: Lo accolgono e basta (ride ndr.), logico, chi ascolta i nostri primi dischi e poi ne compra uno più recente dice “ok, questo è decisamente diverso!” penso che oramai la gente che ci segue ne abbia fatto un’abitudine, fa parte del gioco, se ascoltano gli Anathema sanno che non ci sarà mai un disco uguale ad un altro, a volte anche radicalmente. Questo perché io ho idee che si sovrappongono di continuo, quindi quello che mi piace io lo metto in musica, non voglio cambiare le mie idee, preferisco cambiare i nostri dischi, rendendoli sempre più differenti tra loro. È una continua sperimentazione.

Jay: Mi è capitato di vedervi dal vivo diverse volte, questa sera sarà la decima in pochi anni, questo significa che siete spesso in tour, è così essenziale per voi l’attività live?

Vincent:Io credo che abbiamo molte canzoni che suonano meglio dal vivo rispetto che da cd quindi mi sembra giusto dare ai nostri fan quello che si meritano, ovvero di poter ascoltare e vivere al meglio una canzone degli Anathema. Credo sia molto importante anche perché ora il concerto è il modo migliore per poter apprezzare al meglio una band, dato che ad oggi, in studio con le tecnologie moderne spesso molte band si “aiutano” sai cosa intendo... Quindi, il palco è la prova del nove. Il bello dell’attività live è anche il fatto che io posso vivere al meglio le mie canzoni, facendomi aiutare da quello che mi trasmette il pubblico con la sua energia.

Jay: Quanto è importante per te condividere la band con membri della tua famiglia? Non capita di frequente di vedere 3 fratelli sullo stesso palco..
Vincent:

E' fondamentale, ma è anche vero che non posso darti una vera e propria risposta perché non ho mai provato una situazione differente, non sono mai stato in una band con altre persone. Per me sarebbe strano ora come ora suonare in una band senza di loro, siamo più di una famiglia ora, il nostro rapporto in questi anni passati assieme anche a suonare non ha potuto far altro che rinforzarsi. La stessa cosa vale per il nostro batterista perché ci conosciamo dalle scuole elementari, era il mio compagno di banco. Per noi è stato anche un valore aggiunto e una fatica in meno, così non devi perdere tempo a cercare i giusti musicisti per la tua band e non devi nemmeno chiederti se sono affidabili o meno perché già li conosci!
Questo aiuta molto anche nella stesura del materiale perché ci si capisce al volo; sai già cosa fare e cosa non fare ma soprattutto, quando crei qualcosa di buono, c’è già qualcuno pronto a renderlo migliore.

Jay: Grazie mille per la chiacchierata, a te l’ultima parola.. Vincent:

Grazie a te e alla redazione di The Murder Inn per aver dimostrato interesse e supporto verso gli Anathema e... Enjoy the show!