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Intervista Dimmu Borgir
Scritto da Anup AOP   
Venerdì 01 Ottobre 2010 14:08

Intervista Dimmu Borgir

DimmuBorgir

 

26 Aprile 2007
Dopo un album maestoso e perfetto come Death Cult Armageddon i symphonic blackster Dimmu Borgir sono stati catapultati ai vertici massimi del metal estremo, veri e propri imponenti maestri di musicalità oscure e coinvolgenti. Ora, ad un mese di distanza dall’uscita del nuovo, attesissimo album “In Sorte Diabolis”, abbiamo avuto l’onore di intervistare un disponibilissimo Silenoz ed uno stanco ma sereno Shagrath, quasi irriconoscibile (in borghese) senza face-painting e dall’aria più timida rispetto all’animale da palcoscenico che dimostra di essere on stage.

 

TheMurderInn : Bene ragazzi innanzi tutto vorremo complimentarci per l’ultima vostra fatica “In Sorte Diabolis” cui abbiamo avuto modo di ascoltare una pre-listening. Si tratta del vostro primo Concept-Album, avete avuto difficoltà nella stesura del song-writing? Ci sono state differenze nel vostro modo di lavorare?

Silenoz: Well, si tutto l’album è stato concepito in modo diverso dal solito, ad esempio i testi sono stati scritti prima che la musica della prima canzone fosse terminata! Inoltre essendo un concept, la gente si dovrebbe aspettare delle canzoni molto più lunghe di quelle che abbiamo inciso, ma abbiamo pensato che l’intensità dell’opera intera ne avrebbe perso con la conseguenza di annoiare l’ascoltatore dopo pochi ascolti.
Penso che l’intero album abbia un sound più spontaneo rispetto a Death Cult Armageddon, di cui avevamo realizzato molti demo per ogni pezzo prima di inciderli, mentre per questo album siamo entrati in studio con molti pezzi ancora incompleti ed il tutto ci ha portati ad un approccio più spontaneo in studio.

TheMurderInn: Abbiamo notato un uso meno marcato delle tastiere rispetto anche alla ri-registrazione di Stormblast.

Silenoz: Si , per questo album il nostro tastierista era meno ispirato del solito, perciò abbiamo composto molte più parti di chitarra e ci siamo avvalsi di molti campionamenti d’orchestra.

TheMurderInn: Come mai non avete prodotto l’album da Peter Tatgren, negli ultimi lavori vi siete spesso affidati a lui…

Silenoz:Avevamo considerato l’ipotesi di produrlo sia con lui che con Frederik Nordström (il produttore di “In Sorte Diaboli”, nda)

Shagrath: Entrambi sono molto bravi in ciò che fanno, ma alla fine abbiamo scelto di collaborare con Frederik Nordström perché conosce molto bene la nostra musica ed infatti è stato molto più facile lavorare con lui!

TheMurderInn: Cosa ci dite riguardo ad HellHammer? Prenderà parte al vostro prossimo tour oppure ricoprirà il ruolo di session drummer come ha fatto fino ad ora in studio?

Silenoz: Posso confermarti che HellHammer sarà il nostro batterista per il nostro prossimo tour, è molto utile per una band avere lo stesso batterista sia in fase di registrazione che sul fronte live, si crea un feeling diverso e poi sarebbe una perdita di tempo se ora ci mettessimo a cercarne uno nuovo.

TheMurderInn: Dopo Death Cult Armageddon siete diventati famosi in tutto il mondo. Avete in programma un tour America ora?

Shagrath: Si , il tour in America partirà il 14 aprile e durerà cinque settimane.

Silenoz: In Europa faremo molti festival estivi e a fine settembre inizierà un vero e proprio tour.
Ah torneremo anche in Italia, non ti preoccupare!

TheMurderInn: Avete anche cambiato molte abitudini e stili di vita nel privato?

Silenoz: Noi pensiamo che sia una convinzione della gente che quanto vendi molti album si diventa praticamente una rockstar, ma noi siamo sempre rimasti uguali a prima, anzi avvolte sono le persone con cui credi di essere amico che si rivelano più ostili nei tuoi confronti.
Sicuramente poi, essendo costantemente in tour è difficile pianificare la tua vita privata e non puoi contare su una situazione stabile, ma se non ce la fai cambia lavoro!! (Risate nda

TheMurderInn: Preferite suonare in un luogo molto vasto o in un luogo dove ci sono meno barriere fra di voi e il pubblico?

Silenoz: Certamente è molto bello suonare davanti a migliaia di persone, ma il nostro sound è più portato per i piccoli club, le atmosfere risaltano di più e sono più intense.

TheMurderInn: Che rapporto c’è tra il metal in Norvegia ed i mass media locali? Da noi la situazione non è delle più socievoli ad esempio band storiche come i Necrodeath di cui noi andiamo fieri dopo 20 anni non sono ancora nessuno per il mercato italiano commerciale!

Silenoz: Ora è meglio, ormai è diventato un genere di grande mercato d’esportazione, i media parlano molto di noi e di altre band norvegese. Fino a 15 anni fa eravamo presi in giro e la gente rideva di noi mentre ora tutti vogliono diventare nostri amici! Addirittura una volta uscivi di casa e venivi picchiato solo perch avevi i capelli lunghi. L’Italia è ancora un paese con una cultura cattolica e quindi tutte le ultime generazioni sono ancora scettiche su cosa sia l’heavy metal.

TheMurderInn: Cosa provate quando leggete sui magazines che siete una metal band che influisce il sound di molte altre?

Silenoz: E’ bello sentirsi dire questi apprezzamenti ma ci sentiamo persone comuni e normali!

TheMurderInn: Cosa pensate della scena Black Metal odierna?

Silenoz: Noi siamo sempre stati una band outsider che si discosta dalla scena del Black Metal classico.

Shagrath: Non siamo molto interessati alla scena odierna, ascoltiamo per lo più black metal e thrash old-school!

TheMurderInn: Realizzerete presto un nuovo DVD?

Silenoz: Non è nei nostri programmi per ora, pensiamo a fare solo cd nel miglior modo possibile, ma vedremo più avanti se avremo abbastanza materiale.

TheMurderInn: Questa è una domanda che poniamo spesso, ovvero che consiglio dareste ad una band giovane che si affaccia al music business?

Silenoz: Non dovete dare etichette al vostro genere, non chiamatelo thrash, non chiamatelo, death, fate solo quello che vi piace suonare, iniziate a suonare perché vi piace farlo non perché altre persone vi dicono di farlo questo è quello che abbiamo fatto noi!