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Intervista Nile
Scritto da Girli&Webmurder   
Martedì 05 Ottobre 2010 06:35

Intervista Nile

Nile

 

15 Luglio 2006
E anche quest’anno il potente urlo del Metal si è propagato lungo le sponde occidentali del Lago di Garda scegliendo come diffusore Toscolano Maderno (BS).
Per il secondo anno EVOLUTION FESTIVAL ha regalato ai Metal Kids tre giorni carichi di gruppi, storici e non, estremi e meno estremi, riuniti sotto un unico comune denominatore: l’Heavy Metal.
Anche noi di THE MURDER INN abbiamo partecipato a questo evento e vi regaliamo tre succose interviste da assaporarvi con tranquillità. Buona lettura
Il sole batte potente e violento sull’area concerti. I Metal Kids sono assiepati sotto lo stage e si godono i loro idoli. C’è chi sviene a causa del troppo sole, chi si rovescia bottiglie d’acqua sulla testa e chi si fionda sotto il getto degli idranti per avere un po’ di refrigerio.
Noi di THE MURDER INN, già scottati dal sole mentre montavamo la tenda per campeggiare, soffrendo in silenzio aspettiamo, appoggiati alla transenna che divide l’area stampa dall’area concerti, il momento di incontrare Karl Sanders, chitarrista e mente dei Nile.
Siamo un po’ intimoriti perché abbiamo ricevuto solamente da venti minuti la notizia riguardante la conferenza stampa dei Nile ma allo stesso tempo siamo anche molto entusiasti perché i Nile sono un gruppo che ha dato i natali a capolavori quali ‘Amongst The Catacombs Of Nephren Ka’ , ‘Black Seeds Of Vengeance’, ‘In Their Darkened Shrines’ fino ad arrivare all’ultimo lavoro del 2005 ‘Annihilation Of The Wicked’.
Finalmente viene a prelevarci la simpatica Pamela di KIZ MAI AZ ed insieme ad altri inviati ci dirigiamo nel luogo scelto per la conferenza. Il buon Karl ci accoglie gentilmente e si siede in mezzo a noi.
Purtroppo possiamo fornirvi solo una breve intervista in quanto il tempo a disposizione era poco ed eravamo in un posto vicinissimo allo stage ma è comunque una buona strada per entrare nell’universo dei Nile

The Murder Inn: Ciao Karl. È un piacere conoscerti. Dobiamo iniziare subito perché ci concedono poco tempo

Karl: No Problem. Inizia pure.

The Murder Inn: Gli album dei Nile sono maestosi e sicuramente richiedono molto tempo di lavorazione. State lavorando a qualcosa ultimamente?

Karl: Dobbiamo cominciare a lavorare al nuovo album ma non vi posso ancora anticipare niente. Vi posso dire che cercheremo di dare alla luce un Fuckin’Killer Metal Album. Abbiamo tre o quattro canzoni pronte ma più di così mi è impossibile dirvi.

The Murder Inn: Un album a cui siamo molto affezionati è ‘Black Seeds Of Vengeance’. Com’è cambiato, se è cambiato, il modo di comporre da quest’album in poi?

Karl: Quello che posso dirvi riguardo a questa domanda è questo: per ‘Black Seeds Of Vengeance’ e per ‘In Their Darkened Shrines’ abbiamo usato molto il computer nella fase di composizione mentre con l’ingresso di George (Kollias, il Batterista) abbiamo avuto un buon contributo sia negli ultimi songwriting che nella composizione.

The Murder Inn: Le vostre songs sono piene di invocazioni e magie correlate al Mito dell’Egitto. Si vede quindi una profonda cultura nei vostri testi. Cosa volete trasmettere cantando di queste cose?

Karl: Il nostro scopo è quello di condurre tutti con noi all’interno di questo universo carico di magia e di spiritualità per arrivare ad una sorta di unificazione. Si va quindi a creare un legame di spiritualità tra noi ed il pubblico e insieme diventiamo una sorta di comunità.
Tutto questo sembra nascere da un rituale magico che ci lega sotto un unico spirito.
Il mondo dell’Egitto è carico di magia e di spiritualità e quindi le invocazioni sono un mezzo per evocare lo spirito che ci tiene uniti.

The Murder Inn: Quindi un titolo come ‘In Their Darkened Shrines’, che è il vostro terzo album, può riassumere ciò che hai appena affermato?

Karl: Esattamente. Quando suoniamo ed il pubblico è con noi siamo appunto ‘In Their Darkened Shrines’ , siamo in una sorta di teca che ci abbraccia e che mantiene accesa la fiamma di spiritualità che si va a creare tra tutti noi.

The Murder Inn: Siamo d’accordo con te. Quando parlate di questi concetti non è solo un modo per riempire una song di parole ma è qualcosa di molto più profondo.

Karl: Se facessimo queste cose solamente per riempire un testo il nostro progetto non avrebbe scopo. Non saremmo noi. Facciamo quello in cui crediamo.
Se dovessimo smettere di scrivere a proposito di questi concetti non avrebbe senso continuare a chiamarsi Nile.
Mmmh… meglio continuare ad essere i Nile (risate…).

The Murder Inn: Parlando dei vostri strumenti, che cosa utilizzate quando siete on stage come apparecchiature?

Karl: Usiamo prevalentemente i nostri strumenti tradizionali più qualche campionatura per gli intro ma tutto il resto nasce dai nostri strumenti. (Avremmo voluto sapere qualcosa di più specifico ma può andare…)

The Murder Inn: Questa è la tipica domanda che facciamo alle bands che hanno già una certa esperienza e che militano da un po’ all’interno del music business. Cosa suggeriresti ad una giovane band che vorrebbe vivere suonando la musica in cui crede? Oggi il music business è privo di pietà. Cosa consigli quindi?

Karl: Non è per niente facile. Bisogna lavorare duramente e soprattutto mai arrendersi. La cosa più importante però è credere in ciò che si fa. È l’unico suggerimento che posso dare. Lavorare duramente e restare uniti.

The Murder Inn: Ok. Siamo arrivati alla fine e ti ringraziamo della disponibilità Karl. Vuoi dire qualcosa ai nostri lettori per salutarli?

Karl: Mmmmh… Buongiorno! (Risate…)

The Murder Inn: E questo era Karl Sanders dei Nile. In attesa del loro Fuckin’Killer Metal Album andate a vedere i loro show appena possibile. Non ve ne pentirete.