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Recensione Superbutt - Music For Animals
Scritto da neni   
Mercoledì 31 Ottobre 2012 12:31

Superbutt - Music For Animals ( Sonic Attack Records 2011 )

suoperbuttApro internet e mi ritrovo questo press-kit nella mail. La lettera di presentazione dice che gli ungheresi Superbutt sono portati in Italia dalla Music Solutions Agency ed andando a guardare un pochino in rete si vede che i musicisti proprio di primo pelo non sono. Numerosissimi concerti nel corso della decennale carriera (praticamente hanno girato l'Europa), cinque album + un EP registrati e un cambio di line-up che ha lasciato solo il cantante come memoria storica della band. Biglietto da visita? Muscoli, groove ed il vocione malleabile di András Vörös.
Come suona Music For Animals? I Superbutt sparano cartucce all'uranio impoverito, pesanti e letali. Seppur su un ordito che, seppur personale, non è completamente innovativo.
Il connubio fra una sezione ritmica quadrata e precisa, un riffing memore del groove metal (Pantera, Black Label Society ma perché non andare a trovare anche qualche rimando nella New Wave Of American Heavy Metal?) e ottime aperture melodiche, fanno di Music For Animals un disco ad ampio spettro di gradimento.
Su tutto probabilmente svetta la completezza della traccia Best Plays, che gioca perfettamente su registri metal (ma non solo) e sviluppa aperture melodiche di ottima fattura adagiate su ritmiche compresse.
Questo gioco degli opposti emerge spesso, caratterizzando il suono dei Superbutt in maniera più marcata di qualsiasi altra definizione (a parte, forse, l'enorme portata del groove insito nel loro suono). Le ritmiche thrash di Natasha vengono stemperate in liquidi rimandi melodici (vocali e strumentali), mentre Ugly Head si presenta brutta, cattiva ed incazzata (palma che potrebbe spettare anche a Evil Blues) fino ad inchiodarti sul posto con un ritornello melodico.
Il primo disco della versione "classica" di Music For Animals si chiude con l'intrigante Revolting Kids e Murder Of Socrates, in cui esce un'anima quasi epica della band.
Da pochissimo è uscita anche una versione deluxe del disco, comprendente un altro Cd di sette canzoni: quattro cantate in lingua madre, un paio di inediti (fra cui l'hard rockeggiante She's A Lady) ed Rockin' In The Free World in cui sembra di trovarsi davanti a Neil Young sotto effetto di Pantera e Corrosion Of Conformity.
Il secondo Cd non si discosta minimamente dalla strada maestra percorsa dai Superbutt, un groove metal accentuato, martellante, melodico nel suo tentativo di variare dal mero brandire la chitarra come un'ascia e sfondare timpani (e palle) con ritmiche ripetitive. Questo secondo Cd non fornirà una visione dal buco della serratura dell'anima nascosta dei Superbutt, ma ti aiuta a capire che la band una visione ce l'ha e la perseguono a spallate.

Voto: 8,5/10

 

Web:http://www.superbutt.net/

Tracklist:

CD:1
1. Cleaver (3:40)
2. Best Plays (3:21)
3. The Devil You Run With (4:24)
4. Natasha (3:27)
5. Out Of Reach (4:37)
6. Of This Gloom (3:47)
7. Ugly Head (3:53)
8. Evil Blues (4:01)
9. Revolting Kids (3:48)
10. The Murder Of Socrates (5:55)

CD:2
1. Pont középre (3:34)
2. Szikra (3:36)
3. Pokolra kell (4:30)
4. Túlütes (4:23)
5. She ‘s A Lady (3:58)
6. Panic (2:46)
7. Rockin ‘ In The Free World (4:26)

Lineup:
Attila Kovács : Chitarra
Ádám Fellegi : Batteria
Tamás Práznek : Chitarra
György Nedoluha : Basso
András Vörös : Voce

Ultimo aggiornamento Mercoledì 31 Ottobre 2012 15:46