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Recensione Cayne – Cayne
Scritto da BloodyMarha   
Domenica 10 Febbraio 2013 14:00

Cayne – Cayne (2013 - Graviton Music Services)

A qualche giorno dalla stesura effettiva di questa recensione, è venuto a mancare Claudio Leo, chitarrista dei Cayne. I giudizi, i meriti o i difetti di questo disco, vengono meno di fronte al dolore che si prova per una perdita così grande. Tuttavia bisogna andare avanti e soprattutto essere obiettivi. Ovviamente io, nella figura sia di fan, che di collaboratrice di TMI, porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Claudio e ai Cayne.

Ho riscoperto (almeno a livello di musicisti) i Cayne, nel 2011, in occasione dell’EP “Addicted”, il quale riapriva la strada alla band, da un lato come support act per i Lacuna Coil (di cui non scordiamoci, che Leo e Zagaria sono fondatori), e dall’altro come band emergente nel campo del gothic rock.
Ciò che emerge dall’omonimo album, è essenzialmente la logica prosecuzione, del processo creativo e stilistico, cominciato con l’assaggio (ora appare come una conferma, quel sospetto nato nella precedente recensione, dal momento che tre brani di quattro contenuti nell’EP, sono poi passati al full-lenght) di “Addicted”. Impossibile non citare nuovamente il flavour americano, nella scelta del cantato, ma anche nei suoni: accattivanti melodie selezionate con cura, perché possano incastrarsi nella memoria dell’ascoltatore,sorrette sì, da riff distorti un po’ nu metal, ma anche dalle pennellate del violino, il quale colora, senza imbrattare.
Certo, con un range di 13 canzoni (di cui in realtà solo una decina, nuove di pacca) il confronto con i succitati Lacuna, viene meno, in favore, della tanto ricercata, “personalità Cayne”, punto d’onore, non sempre facile da attuare.
La possibilità di trovare un highlight (per me almeno) non è cosa semplice, poiché, in egual misura ogni traccia, pare avere buone chance di non fungere da singolone, ma per fortuna a distoglierci dall’arduo compito, ci pensa la band stessa, proponendo come single-track per radio e promozione, la vecchia conoscenza “Together As One”, scelta ruffiana, se vista sui toni romantici di questa semi-ballad; o imposizione rispetto al modo in cui normalmente gira lo showbiz.
In conclusione torno a ripetere come un mantra, quanto detto in precedenza, ovvero disco fortemente sconsigliato al pubblico più legato alla tradizione gotica (sia metal che rock, occhio!), in favore, di fan di Evanescence, o rock band a stelle e strisce. Il voto sale, in proporzione al numero di canzoni, e logicamente alla maggior possibilità di giudicare il prodotto in maniera più ampia.

Voto: 7,5

Website: http://www.cayne.it/

Line-up:

Claudio Leo – chitarre
Marco Barusso – chitarre
Giordano Adornato – voce
Andrea Bacchio – basso
Giovanni Lanfranchi – tastiere e violino elettrico
Guido Carli – batteria

Tracklist:

1. The Strain (Intro)
2. Waiting
3. Don't Tell Me
4. Together As One
5. King Of Nothing
6. Little Witch
7. Deliverance
8. Addicted
9. My Damnation
10. Through The Ashes
11. Black Liberation
12. Evidence
13. Like The Stars

Ultimo aggiornamento Martedì 19 Febbraio 2013 17:30