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Recensione Bahal - Gazing At The Winter Moon
Scritto da Otrebor   
Martedì 17 Agosto 2010 12:33

Bahal - Gazing At The Winter Moon (Autoprodotto 2005)

 

Bahal-GazingAtTheWintermoonEcco un buon e marcio black metal nostrano!
L’album è composto da sei micidiali tracce, con l'intermezzo ambient (di memoria burzumiana) di Stygium Carmen. Complessivamente sin da un primo ascolto si rimane colpiti dalla buona tecnica, e complessità relativa delle canzoni, si tratta di un black metal che merita attenzione. Suoni grezzi, fantasia e scatti tecnici micidiali, aperture melodiche e assoli quasi blues, riffs nauseabondi con di fondo la sintetica, ma giusta drum machina che rende il tutto ancora più spietato. Una macchina da guerra. Ma non il barocchismo guerrafondaio del black svedese, piuttosto un mix tra la crudezza dei Ulver di Nattens Madrigal, le distorsioni poderose dei Behemoth di Grom, il tutto con una voce ultraterrena come quella dei Gorgoroth di Destroyer. Le influenze sono molteplici, tuttavia Bahal è un artista originale che riesce a fare il suo black metal con stile e potenza.
Sebbene in certi momenti si possa avere l’impressione che si tratta di un lavoro “incompleto” (del resto si tratta di un debutto, ed è anche giusto così) poiché le canzoni sembrano quasi un campionario disomogeneo dell’arte di Bahal, piuttosto che l’espressione di un comune filo conduttore, le potenzialità sono interessanti. Canzoni come In the Wake of Darkness, o Gazing at the Wintermoon e Nocturnal Eternal spiccano tra le altre, per l’omogeneità della composizione. Gazing al suo interno contiene una passeggiata sonora all’inizio un po’ bizzarra, rispetto il riff d’apertura, e poi un’apertura melodica che anticipa verso la fine la sfuriata strumentale di Nocturnal, che secondo il mio parere si piazza al primo posto rispetto le altre composizioni. Ha un andamento un po’ thrasheggiante, ma molto oscuro e maligno, la batteria qui è molto più marcia e sporca. La canzone si articola di assoli sul riff principale. Anche qui come la precedente abbiamo un intermezzo melodico, cui segue una marcia nera con un’ottima distorsione.
In conclusione, Bahal non è il classico black metal riscaldato. Nonostante le molteplici influenze classiche, l’originalità c’è! È un black che riesce a tenere insieme morbosità, tecnica e fantasia e cattiveria. Ben venga sulla nostra scena questo buon nero metallo!

7-8/10

Website:
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nattensravn.iitalia.com

Lineup:
Bahal : Vocals, Guitars, Drum Programming

Tracklist:
1. Hyllest Til Kveld
2.
Fathomless Depths of Human Fear
3.
Stygium Carmen
4.
In the Wake of Darkness
5.
Psychomantium
6.
Gazing at the Wintermoon
7.
Nocturnal Eternal